L’Ospedale Maggiore ha avuto un ruolo fondamentale per il trapianto eseguito dall’Ismett di Palermo, nei giorni scorsi su una paziente di Vittoria. La donna, affetta da una grave cirrosi epatica, infatti, da alcuni anni era seguita dai medici dell’Unità Operativa di Malattie Infettive, la divisione diretta dal dottor Antonio Davì. “Numerosi sono stati i ricoveri nel nostro Centro in attesa dell’agognato trapianto di fegato – spiega il primario – così come numerosi sono i nostri pazienti che abbiamo in cura,m in attesa dello stesso trapianto, molti di essi affetti anche da Epatocarcinoma. Sono pazienti con limitata attesa di vita e molti di essi sono in fase terminale. Noi continuiamo ad assisterli anche se avrebbero bisogno di un’adeguata assistenza domiciliare o del ricovero presso un Hospice perchè necessitano di cure costanti e di una minuziosa e qualificata assistenza”. Da diversi anni il Centro dell’Ospedale Maggiore ha attivato un ambulatorio dedicato a questi pazienti che possono ricevere le idonee ed opportune cure sia nella fase di pre-trapianto che successivamente. E da qualche anno la divisione modicana partecipa ad un progetto di collaborazione con l’Ismett di Palermo per la selezione dei donatori viventi di fegato. “Chi tra familiari, amici di un paziente cirrotico – spiega il dottor Davì – volesse donare una parte del proprio fegato(la parte rimanente tende a rigenerare in circa 4 settimane dopo l’intervento)può essere sottoposto a controlli clinici e di laboratorio e, dopo avere superato il primo screening, essere inviato al Centro Trapianti di Palermo per un’ulteriore selezione”. Nel corso dell’ultimo anno sono stati diversi i pazienti trapiantati anche in altri centri, oltre Palermo. L’Unità di Infettivologia del “Maggiore”, infatti, collabora con Milano, Modena, Bologna, Pisa, Bergamo.
TRAPIANTI. IMPORTANTE IL RUOLO DELL’OSPEDALE MAGGIORE DI MODICA
- Settembre 11, 2009
- 9:42 am
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