RAGUSA. IL CONSIGLIERE PROVINCIALE IGNAZIO NICOSIA, SCRIVE AL SINDACO DI PONTERANICA PER MANIFESTARE LA PROPRIA CONTRARIETA’ AL PROVVEDIMENTO CON CUI SI E’ DISPOSTO DI REVOCARE L’INTITOLAZIONE DELLA BIBLIOTECA COMUNALE ALLA MEMORIA DI PEPPINO IMPASTATO.

Il Consigliere Provinciale di Alleanza Siciliana, Ignazio Nicosia, ha scritto Sindaco del Comune di Ponteranica (Bergamo) che si è reso tristemente protagonista nelle cronache Nazionali per avere disposto la revoca del provvedimento con cui era stata intitolata la Biblioteca Comunale alla memoria di Peppino Impastato, giovane eroe moderno ucciso barbaramente dalla mafia. il Consigiere Ignazio Nicosia così scrive: “Signor Sindaco, lo scrivente …sono un “sicilianista” convinto che, probabilmente come Lei, crede nell’Autonomia Regionale, in uno Stato Federale, nel valore e nell’importanza della cultura e della storia locale, tuttavia, …, non posso ne voglio cancellare la memoria di uomini che dall’estremo nord all’estremo sud di questa nostra terra hanno versato il loro sangue per difendere quei principi e quei diritti che appartengono a tutti noi, a me che vivo in una Città geograficamente posta più a Sud di Tripoli ma anche a Lei che vive nel cosiddetto Nord-Est. Gli Eroi, Peppino Impastato era ed è un Eroe, non sono costretti da limiti territoriali, non posso, io siciliano, pretenderne l’esclusività della memoria così come Lei, Lombardo, non può rifiutare al Suo Paese di rivendicarne la conterraneità, l’ esempio di P. Impastato, il Suo insegnamento servono a me come a Lei, ai miei figli come ai Suoi, alla mia gente come alla Sua gente. Ed ancora: “Togliendo quella targa, cancellando con una arida Deliberazione l’intitolazione della Biblioteca Comunale alla memoria di questo nostro (tanto mio quanto Suo) conterraneo Lei lo uccide una seconda volta e forse in modo ancora più crudele e violento perché non Lei si limita a distruggerne il corpo come fecero quei mafiosi che, può crederlo, oggi plaudono festosi alla Sua iniziativa, oggi Lei uccide la memoria di un uomo che ha dato tutto se stesso per difendere la Libertà di tutti, Lei uccide il significato profondo della Sua morte, cancella impietosamente il Suo sangue dalla storia, deride il Suo sacrificio o quantomeno ne sminuisce, ne svilisce il significato. E “… Signor Sindaco, con questo Suo atto ingiustificato ed ingiustificabile che lo voglia o no, che ci creda o meno, che lo abbia capito o ancora lo ignori, Lei oggi, in Italia, rischia di poter essere annoverato tra i rappresentanti più autorevoli di quella cultura mafiosa che ha voluto e versato il sangue di Peppino Impastato”. La lettera, accorata e molto sentita è stata indirizzata anche al Presidente del Consiglio, On.le Berlusconi ed al Ministro dell’Interno, On.le Maroni affinché intervengano autorevolmente: “a tutela e salvaguardia della memoria di Peppino Impastato e dei valori di libertà e di lotta contro ogni forma di prevaricazione, violenza ed illegalità che questo Eroe moderno ha difeso,…, pagando il caro prezzo della propria vita”, e/o addirittura avviino: “ … gli atti necessari per lo scioglimento del Consiglio Comunale di Ponteranica e la conseguente rimozione del Sindaco” per propalazione di cultura mafiosa ed atti che possono configurare i reati di fiancheggiamento e contiguità alle organizzazioni criminali organizzate. La lettera viene trasmessa per conoscenza anche ai vertici dell’Associazione “Libera”, al “Centro Siciliano di Documentazione – Giuseppe Impastato” ed al Presidente della Regione Sicilia On.le Raffaele Lombardo.

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