Modica: Il Provveditore Di Nolfo, il Sindaco Buscema e il preside del “Verga” Moltisanti, in un incontro fissato per giovedì per ovviare alla chiusura corsi serali per geometri

E’ stato convocato per giovedì un incontro, negli uffici del Csa di Ragusa, tra il Provveditore, Cataldo Di Nolfo, il sindaco di Modica, Antonello Buscema ed il dirigente scolastico del “Verga” di Modica, Alberto Moltisanti, per trovare una soluzione dopo la chiusura delle classi del corso serale per geometri “Sirio”. E sull’incontro si fondano tutte le speranze dei trentatre studenti rimasti lontani dai banchi, in quanto i corsi di primo, secondo, terzo e quinto anno non sono stati attivati. “Proviamo amarezza e tanta rabbia – dicono alcuni degli alunni “esclusi” -. E’ stato violato il sacrosanto diritto allo studio. Avevamo intrapreso, a forza di sacrifici, un percorso didattico. Seguivamo le lezioni, dalle 18 alle 23, tutti i giorni, lavorando la mattina e non sacrificando gli affetti. Ed adesso che eravamo chi sulla strada e chi addirittura alle porte dell’agognato diploma, ci viene detto: “Andate a casa!”. Non possiamo accettare tutto ciò e abbiamo intenzione anche di ricorrere al Tar di Catania”. A loro fianco anche i docenti. “E’ una situazione paradossale – dicono -. Si parla di “assenteismo”, ma i nostri registri parlano chiaro. C’è gente che si è sacrificata, che si è seduta tra i banchi dopo una giornata di lavoro, che ha faticato per recuperare. Quelli che per gli uffici di Palermo sono numeri, per noi sono persone, alunni, gente motivata che adesso non ha alternativa. E non ci si venga a dire che devono andare a pagarsi un corso privato. Sappiamo tutti il valore sociale di un corso serale!”. La situazione è aggravata dall’unicità del corso in provincia di Ragusa. “Da parte mia – dice il dirigente scolastico del “Verga”, Alberto Moltisanti – devo attenermi alle disposizioni che arrivano dall’ ufficio scolastico regionale. Di certo non posso che esprimere profondo rammarico, anche perché questo istituto si era premurato, con fondi propri, a far svolgere un corso di formazione per il conseguimento dell’ idoneità alla seconda classe. Un corso adesso reso vano”. A seguire le lezioni per il secondo anno sarebbero dovuti essere in diciotto, “reduci” appunto dal corso svolto grazie all’istituto “Verga”. Otto invece gli alunni che dal secondo anno sono passati in terzo, mentre sette studenti attendevano l’avvio delle lezioni per il quinto ed ultimo anno, prima dell’esame di stato che avrebbe potuto permettergli di avere in mano l’agognato diploma. “Attendiamo l’incontro di giovedì – dicono gli studenti -. Ma di certo non ci fermeremo. Vogliamo tutelare il nostro diritto allo studio!”.
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