PROCESSO ALLA POLACCA ARRESTATA DALLA POLIZIA PER ESTORSIONE. LEI NEGA: “HO CHIESTO QUEI SOLDI PER CURARMI”

Lei nega, lui conferma, la polizia produce un video che contiene i momenti prima dell’arresto. Si può sintetizzare in questi passaggi l’udienza del processo a carico di Urszula Bogumila Michalczyk di 45 anni, residente a Modica, arrestata 10 giorni fa dalla polizia sul Lungomare di Marina di Modica per estorsione aggravata e continuata. La donna, una badante, è comparsa davanti al giudice monocratico, Giovanna Scibilia, assistita dall’avvocato Gianni Mavilla (in precedenza il giudice Sandra Levanti aveva convalidato l’arresto ed aveva applicato i provvedimenti connessi allo stalking e cioè remissione in libertà con la condizione di non avvicinarsi alla casa della vittima, a Modica Alta, e a non avere contatti con quest’ultimo e con la sua famiglia). La vittima, un cinquantenne di Modica Alta, ha sostenuto la sua accusa e cioè che la Michalczyk, con la quale aveva fatto un viaggio in Polonia, lo ricattava, minacciando di consegnare alla moglie delle foto che i due avevano fatto insieme durante la permanenza nella nazione della donna. Lei, alle domande del pubblico ministero, Veronica Di Grandi, ha ribattuto sostenendo di avere chiesto all’uomo dei soldi perchè ne aveva bisogno, per curarsi, ma non avrebbe ricattato la controparte. L’arresto era avvenuto dopo che la vittima si era presentato in Commissariato denunciando che la Michalczyk lo ricattava essendo in possesso di foto compromettenti che voleva mostrare alla moglie se non le avesse consegnato mille euro. La vittima aveva concordato con la polizia di fissare un incontro ed aveva dato appuntamento alla donna a Marina di Modica. Gli agenti, in borghese, si erano appostati ed avevano filmano l’incontro fino a quando la donna “incassava” la somma. Poi erano intervenuti e l’avevano arrestata. In udienza sono stati ascoltati anche i due agenti della Polizia Giudiziaria del Commissariato, Sigona e Pluchino. Il processo si concluderà il prossimo 9 ottobre.

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