Si avvalora sempre più l’ipotesi del corto circuito che avrebbe causato l’incendio nell’antico immobile in fase di avvio di attività ricettiva di Contrada Muglifulo sulla Via Rocciola Scrofani. Quello che sostengono i carabinieri, a seguito delle indagini condotte sul posto, trovano, infatti, conferma anche in un tecnico nominato dal proprietario della struttura, un imprenditore cerealicolo modicano di 31 anni, che riconduce il sinistro al corto circuito scatenatosi nelle tre cassette elettriche ubicate in tra immobili diversi ma collegati tra loro. “Noi – spiega il comandante la Compagnia dei Carabinieri, il capitano Alessandro Loddo – prima di trarre le conclusioni intendiamo avere tutta la certezza possibile che sia stata questa la causa dell’incendio. Aspettiamo le risultanze che a giorni ci trasmetteranno i vigili del fuoco che hanno effettuato i loro rilievi e poi trarremo le conclusioni”. Com’è noto l’incendio ha provocato danni per circa duecentomila euro dal momento che tutte le parti costituite in legno sono diventate cenere. Il tetto ed il soppalco e tutta la mobilia già posizionata nello stabile visto che l’attività era di imminente avvio. Una volta accertate le cause ci sarà di stabilire se ci sono responsabilità, errori e se sia stata una casualità. Tutto ciò lo si potrà sapere solo tra qualche settimana. In un primo momento si era ipotizzato il dolo, gli stessi vigili del fuoco non hanno scartato tale possibilità.
L’INCENDIO ALL’AGRITURISMO DI MUGLIFULO. MODICA, AVANZA L’IPOTESI DEL CORTO CIRCUITO
- Settembre 18, 2009
- 11:01 pm
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