MODICA. POSSIBILE SOLUZIONE INTERNA PER SALVARE IL CORSO SIRIO DEL VERGA

Potrebbe essere una soluzione interna a risolvere il caso dei trentatre studenti del corso serale per geometri “Sirio”, rimasti fuori dai cancelli in quanto le classi, ad esclusione del quarto anno, non sono state attivate. Ieri mattina vertice al Csa di Ragusa tra il Provveditore, Cataldo Di Nolfo, l’assessore provinciale alla Pubblica Istruzione, Giuseppe Giampiccolo, il sindaco di Modica, Antonello Buscema, l’assessore comunale alla Pubblica Istruzione, Antonio Calabrese ed il dirigente scolastico dell’istituto “Verga”, Alberto Moltisanti. I due enti, Comune e Provincia, hanno chiesto al dirigente del Csa di chiedere all’ufficio scolastico regionale l’attivazione dei corsi, sopratutto alla luce del fatto che si tratti dell’unico corso serale per geometri in tutto il territorio provinciale. Nelle more che l’ufficio regionale si esprima in maniera definitiva e categorica, si proverà a trovare una soluzione “interna”. “Stiamo valutando l’ipotesi – spiega il dirigente scolastico del “Verga”, Alberto Moltisanti – di prevedere, con costi a carico dell’istituto, corsi alternativi che permettano a quegli studenti che si sono visti “chiudere” le loro classi di appartenenza, di conseguire l’idoneità per il prossimo anno, o, per gli studenti di quinto anno, la possibilità di svolgere gli esami di Stato come esterni”. La soluzione, sebbene realistica, non è di certo facile. Serve infatti innanzitutto che il collegio dei docenti del “Verga” disponga l’utilizzo di buona parte dei fondi interni per questo fine, ma sarebbe auspicabile anche la prospettiva di una collaborazione con altri istituti che organizzano corsi serali, sebbene non specifici per geometri, in modo da far coincidere le lezioni delle eventuali materie in comune. “Sono convinto che ci sono le possibilità per trovare questa soluzione – continua ancora il dirigente scolastico -. L’ottimismo è dato anche dal commento più che positivo espresso dal Provveditore ad una ipotesi del genere, ma anche dalla disponibilità espressa dall’Assessore provinciale ad, eventualmente, sostenere questa soluzione”. I trentatre studenti lavoratori sperano.

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