SCICLI. FUGGE ALL’ALT DELLA POLIZIA MUNICIPALE E INVESTE UN AGENTE. SCOOTERISTA MINORENNE RINTRACCIATO E DENUNCIATO

Giovedì sera intorno alle 18, durante un posto di controllo della Polizia Municipale, in Via Caneva, una vigilessa veniva volontariamente travolta dal conducente di un ciclomotore che procedeva controsenso e privo di casco, il quale non si fermava all’alt intimato con la paletta segnaletica e dopo l’impatto si dava a precipitosa fuga. L’agente veniva scaraventata per terra riportando la lussazione di due dita della mano destra ed un brutto trauma cervicale. Trasportata in ospedale le veniva ingessato il braccio, applicato il collare e dimessa con una prognosi di 25 giorni, salvo complicazioni. Partivano immediatamente le indagini del caso al fine di identificare il pirata della strada, indagini che culminavano in serata nell’individuazione del minore A. S., di anni 15, quale responsabile del fatto. Il giovane veniva denunciato a piede libero alla Procura della Repubblica presso il Tribunale per i Minorenni di Catania per i reati di violenza e lesioni a Pubblico Ufficiale ed omissione di soccorso. Purtroppo questo è il terzo episodio nel giro di pochi anni in cui gli agenti della Polizia Municipale subiscono lesioni in identiche circostanze. In un caso un agente ha riportato una gravissima lesione inguinale, guarita dopo molti mesi ma con esiti di invalidità permanente. Ritengo che si tratti di fatti inquietanti che oltre alle inevitabili conseguenze penali che dovranno subire gli autori di tali gesti, dovrebbero ricevere una decisa stigmatizzazione da parte di tutta la collettività sciclitana, così attenta in altre occasioni a criticare l’operato delle forze dell’ordine. Non c’è dubbio che questi gravi episodi, ma anche semplicemente il sistematico tentativo da parte di moltissimi centauri di sfuggire ai controlli per sottrarsi alle sanzioni del caso, tradiscono scarso senso della legalità e mancanza di rispetto per le istituzioni deputate a fare rispettare la legge. Di fronte a comportamenti illegali che accadono sotto gli occhi di tutti si è sempre tentati di attribuirne la responsabilità alla mancanza di repressione da parte della forza pubblica; ciò è in parte anche vero, ma la causa principale rimane comunque la mancanza di cultura della legalità, e il senso civico non si può imprimere a colpi di contravvenzioni. Episodi come quello di oggi, che coinvolgono peraltro un giovane di una famiglia per bene, devono spingere noi adulti a domandarci se siamo attenti all’educazione dei nostri figli o se al contrario non diamo loro un pessimo esempio ogni qual volta circoliamo sulla moto senza casco, posteggiamo in doppia fila, sui marciapiedi o ad un incrocio e per giunta ci irritiamo con il vigile che ci ha correttamente multati, urlandogli contro. Mi domando in particolare se le scomposte reazioni che molti utenti della strada hanno nei confronti degli agenti che li hanno contravvenzionati, non delegittimino il ruolo delle forze dell’ordine agli occhi dei loro figli, al punto che per un ragazzino diventa preferibile “caricare” il vigile che gli ha intimato l’alt piuttosto che subire fastidiose scocciature.

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