PROCESSO PER TRUFFA ALLO STATO CONTRO 31 PERSONE. MODICA, GIUDICI ANCORA INCOMPATIBILI. SI CERCHERA’ IN ALTRI TRIBUNALI

Ennesimo caso di incompatibilità del Collegio giucante nel processo a carico di 37 imputati accusati di truffa in danno dello Stato. Due magistrati del Collegio Penale del Tribunale di Modica, il presidente Tamburini, ed il giudice a latere Tigano, assegnato per questo procedimento(il terzo è Manenti)si sono dovuti astenere dopo che il pubblico ministero, Gaetano Scollo, ha sollevato l’eccezione. A questo punto si dovranno cercare altrove altri magistrati visto che quelli in organico al Tribunale di Modica sono tutti incompatibili avendo chi come Gup che come giudice ordinario emesso sentenze per tale vicenda. L’ultima era quella emessa proprio da Tamburini, Tigano e Manenti che, nella precedente udienza, avevano disposto lo stralcio del processo dopo avere assolto, perchè il fatto non sussiste in quanto già giudicati per lo stesso fatto, l’ex Soprintendente ai Beni Culturali di Ragusa, Beatrice Basile, i suoi collaboratori Giuseppe Saggio, Calogero Rizzuto e Francesco Ascanio, e l’allora dirigente del 3° settore del Comune di Modica, Francesco Paolino. In via preliminare, invece, aveva patteggiato 3 mila euro di multa un imprenditore. Si tratta delle indagini sul progetto per la realizzazione di un impianto di biomassa in Contrada Gisana Liccio. In precedenza si era celebrato, come si diceva, un processo analogo che però verteva su presunte concessioni illegittime relative anche alla costruzione del kartodromo a Zimmardo Bellamagna, dove venivano configurati reati di natura ambientale, paesaggistica ed edilizia. Nel corso dell’indagine i Carabinieri scoprirono false fatturazioni per oltre 300mila euro su un finanziamento di poco meno di un milione di euro concesso dallo Stato, in base ad una legge europea specifica per gli impianti di smaltimento di rifiuti speciali, ma la società interessata pare non fosse in possesso dei requisiti necessari per poter accedere ai finanziamenti ma che dovevano servire per la realizzazione degli impianti idrico, elettrico e degli infissi. Somme che teoricamente risultano spese ma che dagli accertamenti eseguiti con controlli incrociati dalla Guardia di Finanza non coincidevano. I nuovi magistrati si dovranno trovare entro il 10 ottobre. Per quella data è fissata la nuova udienza.

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