Oggi è festa cittadina. Ma lui, anche oggi si sveglierà alle 6, salirà sulla Fiat 500 bianca, fedele compagna di una vita, andrà al solito bar a prendere il solito caffè, si porterà al “Caitina” per i consueti 10 giri di pista in bicicletta, poi la doccia e via per il doveroso tour di malati, tra flebo, punture e medicazioni. Dopo la sosta per comprare la frutta, l’arrivo a casa per il pranzo. Pasta e secondo, poi di corsa al “Caitina” per l’allenamento dei “ragazzi” e per dispensare l’immancabile “nun ti sciarriari cu nuddu!”. Stasera però niente insalata di carote o le “fatidiche” due pere. Stasera infatti la rituale quotidianeità di “Zio” Pietro Scollo sarà interrotta dalla festa, in suo onore, che il Comune ha organizzato nell’atrio comunale. C’è da festeggiare l’invidiabile traguardo dei 90 anni. Nato nel 1919, ha conosciuto il ventennio fascista e la guerra. Soldato al fronte, prigioniero in Inghilterra, è lì che apprende il “football”, quel “tirare calci ad un pallone” che lo ha affascinato e che ne creerà il mito. Torna a Modica e, col sorriso sornione “requisisce” ad alcuni amici quell’appezzamento di terreno di via Nazionale, (oggi stadio “Vincenzo Barone), iniziando con diversi ragazzini ogni sera a spietrarlo prima di giocare. Da quel momento il Modica Calcio e la vita di Pietro Scollo iniziano a correre in parallelo. Tennista, pallavolista, ma soprattutto calciatore prima e massaggiatore poi. Pietro Scollo, per tutti “Zio”, oggi compie 90 anni. Ma prim’ancora che la sua festa, oggi si celebra un grande modicano, riconosciuto “mito”. Difficilmente ci si rende conto dell’importanza di una persona quando questi è ancora in vita. Bisogna spesso che questi non vi sia per onorarlo per il giusto. Zio Pietro invece è qui, da 90 anni, ad emblema e simbolo dell’attaccamento ai valori, ad uno stemma, ad una società, ad una passione. Decine di generazioni di calciatori sono passati dalla sua “infermeria”, sul suo lettino che odora di alcool etilico ed acqua ossigenata. Le sue mani hanno sistemato, accudito, coccolato ed, a volte, anche “sculacciato”, i rossoblu rimasti nella storia ed anche gli anonimi. Tutti, indistintamente, hanno imparato a voler bene “Zio” Pietro. E’ tutt’ora “rifugio” dei calciatori squattrinati, consigliere di allenatori, punto di riferimento di decine di dirigenze alternatasi al timone di una nave, quella del Modica Calcio, che, se non è mai affondata, lo deve a lui e…anche alle sue tasche. Ha pagato colpe di altri (come nel famoso scandalo alla fine degli anni ’70), si è assunto responsabilità per coprire qualcuno, ha medicato muscoli, cuori e cervelli. Ha lasciato ricordi in tutti i campi dove è andato. Domenica scorsa, a Sapri, qualcuno cercava di lui e, resosi conto che Zio Pietro aveva “disertato” la sua seconda trasferta in una vita rossoblu, sconsolato è tornato a casa. La partita non aveva più senso. Auguri Pietro Scollo. Auguri “Zio”. Siamo tutti tuoi nipoti.
MODICA FESTEGGIA OGGI I 90 DEL MITICO MASSAGGIATORE ROSSOBLU, PIETRO SCOLLO
- Settembre 22, 2009
- 9:42 am
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