La vicenda del cambio di uomini in occasione del “rimpasto” nella giunta Buscema e dell’ingresso in consiglio comunale di Innocenzo Roccasalva, è oggetto di attenzione da parte del vice coordinatore cittadino del partito Ezio Castrusini, che fa alcune precisazioni. "Il Partito Democratico – dice – ha cominciato a discutere del “rimpasto” quando si è preso atto di comune accordo con l’Amministrazione che, affrontate e indirizzate sulla via del risanamento le emergenze trovate e denunciate all’indomani delle elezioni occorreva passare ad una seconda fase dell’azione di governo ossia affiancare agli interventi volti al risanamento dell’Ente la realizzazione di progetti diretti al servizio della cittadinanza o più percepibili in tal senso e che oggi si trovano sintetizzati nei tre macro settori di intervento (obiettivi generali, attività strumentali e obiettivi particolari) che l’Amministrazione e la coalizione si propongono di raggiungere nel breve periodo. Il dibattito sulla redistribuzione delle deleghe e degli uomini chiamati a gestire questa seconda fase dell’attività amministrativa ha trovato fondamento politico proprio sugli obiettivi che ci si propone di raggiungere. La sostituzione di alcuni componenti della precedente compagine – prosegue Castrusini – non si basa quindi su di un giudizio di merito/demerito o, peggio, di rotazione nei posti di comando, quanto piuttosto su un calibrare personalità e competenze con gli obiettivi progettati. Ma è di palese evidenza che oggi non si potrebbe parlare di ulteriori fasi progettuali e di superamento dell’emergenza se non vi fosse stata anche la preziosa collaborazione e professionalità di chi oggi non fa più parte della compagine amministrativa e a cui va il nostro apprezzamento per l’opera svolta. L’aver individuato l’avv. Nino Frasca Caccia come persona che per le sue capacità umane e professionali potesse assumere l’incarico di assessore allo sviluppo economico ha altresì portato alla convinzione, poi rivelatasi erronea, che potesse subentrare in consiglio comunale come primo dei non eletti Carmelo Falco. Non si nasconde – dice ancora – che quest’ultima ipotesi è stata vista con favore ma solo perché permetteva alla frazione di Frigintini di avere un suo rappresentante in consiglio non avendo il Pd motivo alcuno di preferire un candidato rispetto ad un altro. Come è noto, per un solo voto di scarto rispetto a Carmelo Falco, il nuovo consigliere comunale è Innocenzo Roccasalva al quale si fanno gli auguri di buon lavoro. Tuttavia è alquanto inesatto parlare di errore di calcoli perché, alla luce di quanto sopra esposto, la nomina a consigliere di Carmelo Falco non era il perno o il principale obiettivo della manovra politica e del dibattito sottostante ma un effetto di questa. Ed è del tutto erronea l’idea che si intendesse sostituire un consigliere di area “Borrometi” (Frasca Caccia) con altro della stessa area (Falco) perché non esiste all’interno del Pd un’area “Borrometi” atteso che, allo stato attuale l’on. Borrometi, pur autorevole esponente del csx modicano, non è un tesserato del Pd". Castrusini, da ultimo, precisa che la nomina del capogruppo è di stretta competenza del gruppo consiliare del Pd e non ha collegamento alcuno con le vicende dei congressi in corso in seno al partito che troveranno il loro compimento nell’elezione del coordinatore nazionale e regionale del partito con le primarie del 25 ottobre prossimo.
nella foto interno del Municipio di Modica