I SILOS AL PORTO DI POZZALLO. PROCESSO A MODICA: TRE IMPUTATI PER ABUSO D’UFFICIO. IL DIRETTORE DELLE OPERE MARITTIME: “ITER DALLA CAPITANERIA”

Il Genio Civile delle Opere Marittime di Palermo rilasciò parere positivo per l’ampliamento dell’area della società Moscuzza nel Porto di Pozzallo, su indicazioni dell’ex comandante della Capitaneria, Bernardo Aruta. Lo ha detto il direttore dell’organismo di tutela siciliano chiamato a testimoniare nel processo davanti ai giudici del Tribunale di Modica e riguardante le concessioni i rilasciate dal Comune di Pozzallo a Vincenzo Moscuzza, amministratore unico dell’omonima società a responsabilità limitata. Imputati sono Aruta, oramai trasferito in altra sede, Moscuzza,Giovanni Gambuzza, funzionario del Comune di Pozzallo. Secondo l’accusa, ci sarebberso delle irregolarità, come riscontrato in questi ultimi anni dalle forze dell’ordine, sul rilascio delle concessioni per lo svolgimento delle attività economiche nel porto di Pozzallo. Alcuni imprenditori- operatori del porto si sono costituitisi parte civile. Uno di questi, patrocinato dall’avvocato Carmelo Scarso, aveva, in precedenza, lanciato accuse nel corso della sua deposizione, parlando di presunti “favori” a vantaggio di pochi altri colleghi che “evidentemente avevano santi in paradiso”. I magistrati modicani hanno escusso un tecnico della società inquisita, ex dipendente Eni, il quale ha ammesso di avere collaborato con Moscuzza per le procedure necessarie per ottenere le concessioni e di non ricordare null’altro. L’inchiesta riguarda i silos per il deposito di carburante del Porto di Pozzallo. L’accusa è abuso d’ufficio proprio relativamente alla concessione per l’installazione di un serbatoio metallico fuori terra di 500 metri cubi, con opere murarie di basamento e contenimento in cemento armato, per i rifornimenti di combustibili all’interno dello scalo portuale della cittadina iblea rilasciata il 22 marzo del 2004. Altri testi saranno escussi il prossimo 25 novembre.

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