MODICA. CANI RANDAGI SEGNALATI IN VIA RISORGIMENTO. ALLARME DEL CONSIGLIERE MANDOLFO

Cani randagi rifugiati all’interno di un terreno, apparentemente abbandonato, che la sera brancolano per le strade e incutono paura alla gente. La zona in specie è la Via Rocciola Scrofani, all’intersezione con Via Risorgimento e Via Trapani Rocciola(nella foto la zona dove si nascondono). L’allarme è stato lanciato dal consigliere comunale dell’MpA, Diego Mandolfo, che ha anche fotografato la zona e, di notte, anche i cani. Purtroppo il problema randagismo rimane di estrema ed allarmante attualità, anche per i recenti episodi registratisi alla periferia e nelle campagne della città. Tutto quello che è successo (le aggressioni, i drammi, le emergenze) ha sicuramente aumentato il livello di allerta di ogni cittadino, grazie ai cui occhi si può avere un vasto e costante controllo del territorio. Ma purtroppo non si riesce ancora, per vari motivi, ad affrontare il fenomeno con la dovuta prontezza e con la corretta dotazione, di strumenti e di strutture. “Nelle scorse settimane – spiega Mandolfo – mi sono accorto della presenza di un gruppo di cani randagi, di grossa e media taglia, che si aggirano lungo Via Risorgimento e le vie attigue. Ho avuto la possibilità di avvicinarmi agli animali, apparentemente calmi e non aggressivi, ma non per questo poco pericolosi per il traffico veicolare. Durante la notte li ho avvicinati ed osservati, stazionavano attorno alla rotatoria. Gli animali, cinque quelli da me individuati, utilizzavano la piccola aiuola per dissetarsi, visto che erano in azione gli irrigatori. Tutto ciò però creava disagio e pericolo per automobilisti e motociclisti che, giungendo da ognuna delle strade del trivio, si trovavano improvvisamente dinnanzi questo gruppo di cani. Ognuno, me compreso, era costretto a frenare di schianto, manovra poco agevole anche a causa del manto stradale bagnato dagli irrigatori (altro problema da risolvere, in altra sede). I cani non apparivano aggressivi, ma creavano comunque non pochi problemi soprattutto per chi, come me, sopraggiungeva in moto”. I cani si rifugiavano all’interno di un piccolo in apparente stato di abbandono, alle spalle degli alti muri a secco presenti su uno dei lati dell’incrocio. Diego Mandolfo ha già preso contatti con la responsabile provinciale dell’Oipa, Valentina Raffa per trovare una soluzione ma anche l’organizzazione, come del resto il Comune, non è più in grado di gestire un numero così alto di randagi. ”E’ necessario – conclude l’esponente autonomista – trovare modalità, rapide ed economiche, di collaborazione con strutture come l’Oipa per affrontare il problema randagismo nell’immediato. Sappiamo dei progetti che riguardano il canile e le altre strutture ed interventi in cantiere, ma l’esigenza di agire nell’immediato impone azioni e soluzioni rapide, anche se temporanee. Con una spesa limitatissima si potrebbero intanto mettere i responsabili dell’Oipa, o di simili associazioni, nelle condizioni di gestire queste emergenze custodendo i cani in maniera opportuna e sicura, affinché la presenza di questi animali randagi, anche nel centro abitato della città, non crei nuovi allarmi e nuove emergenze. Bisogna monitorare e limitare l’esistenza di possibili angoli di rifugio per cani randagi, magari con all’interno strutture abbandonate o incomplete e vegetazione selvatica, soprattutto se all’interno del centro abitato”.

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