Problematiche del comparto agricolo, i vertici di Confagricoltura ricevuti dal neo prefetto di Ragusa: “Apprezzata la grande disponibilità”

Il presidente provinciale di Confagricoltura, Sandro Gambuzza, e il direttore provinciale, Giovanni Scucces, sono stati ricevuti dal neo prefetto di Ragusa, Francesca Cannizzo, che ha iniziato il proprio mandato all’Ufficio territoriale del governo da qualche settimana appena. Nel corso del cordiale incontro, i vertici dell’organizzazione professionale agricola, che hanno ringraziato il rappresentante del Governo per la disponibilità manifestata, hanno illustrato nel dettaglio tutte le problematiche che il settore, in provincia di Ragusa, sta attraversando. Problematiche che non sembrano di facile risoluzione anche perché le stesse, in alcuni casi, si protraggono da tempo senza che sia stata ancora individuata una soluzione specifica. Gambuzza e Scucces hanno fatto riferimento, in modo particolare, alla vertenza sul prezzo del latte, alla vicenda delle accise sul gasolio dopo la decisione assunta dall’Unione europea, alle difficoltà per le aziende agricole di accesso al credito, all’eccessivo rialzo dei costi di produzione, alla impossibilità di pianificare un progetto complessivo per lo sviluppo futuro del comparto. “Abbiamo prospettato al prefetto di Ragusa – chiarisce il presidente Gambuzza – una situazione non semplice. Tante, infatti, sono le questioni irrisolte che ci trasciniamo da tempo e che vorremmo assumessero una direzione univoca. Ed invece, abbiamo chiarito come queste vertenze rimangono aperte senza che si intraveda uno spiraglio per una inversione di tendenza, stavolta in termini positivi. Abbiamo apprezzato la grande disponibilità del prefetto nell’ascoltare le nostre preoccupazioni. Abbiamo preso atto del suo impegno nel tentativo di incidere, con l’autorevolezza del suo ruolo, alla risoluzione delle tante questioni poste. Il momento non è facile. Lo sappiamo. Vorremmo che tutti assieme si cercasse di dare una risposta ai tanti, troppi interrogativi che, in questa fase, attanagliano i vari operatori del settore. Da sempre, siamo convinti che con un’azione coordinata, da parte di tutti i rappresentanti istituzionali del territorio, si potrebbe, almeno, cercare di individuare la via per la risalita. Ma se non ci saranno chiari segnali in questo senso, il disagio complessivo che attanaglia l’intero comparto è destinato ad aumentare”.

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