L’on. Roberto Ammatuna ha presentato una interrogazione parlamentare al Presidente della Regione e all’Assessore Regionale all’Industria sulla vertenza Socotherm. Il parlamentare del Pd chiede di conoscere quali iniziative il governo regionale intende mettere in atto per tutelare i sedici dipendenti della Socotherm S.p.A, in forza allo stabilimento di Pozzallo, per i quali la società ha avviato la procedura di mobilità. Inoltre, nell’atto ispettivo Ammatuna chiede di verificare il raggiungimento, da parte della Socotherm S.p.A, degli obiettivi contenuti nel “Pacchetto Integrato di Agevolazioni – PIA Innovazione”, previsto dal Programma Operativo Nazionale “Sviluppo imprenditoriale locale”, secondo i quali la società ha ottenuto i finanziamenti europei. Infine, l’on. Ammatuna chiede di rilanciare strategicamente il sito di Pozzallo, sia dal punto di vista logistico che produttivo, tenendo conto che nel biennio 2010/2011 prenderanno il via i massimi progetti per lo sviluppo delle maggiori pipe-lines per il trasporto di gas nel bacino del Mediterraneo (e di cui l’ENI è il maggior contractor), utili al fabbisogno energetico della CE. Di seguito il testo integrale dell’atto ispettivo: “PREMESSO che: – il gruppo Socotherm, con sede legale a Vicenza, è uno dei più importanti operatori mondiali nel settore dei rivestimenti anticorrosivi di tubi per il trasporto di gas e petrolio, tanto da detenere una quota di mercato del 25% su scala mondiale; – nel 2002 la Socotherm S.p.A. ha avanzato richiesta di finanziamento alla Comunità Europea, per il tramite del Ministero della Attività Produttive, per l’insediamento nella zona industriale Modica/Pozzallo di una base-marine che avrebbe assorbito una manodopera di 130/150 unità, alla quale doveva aggiungersi l’occupazione nell’indotto, oltre all’avvio in loco di un centro di ricerca e sviluppo; – il piano economico dell’iniziativa, il cui costo totale ammonta ad oltre 15 milioni di euro, comprende tra l’altro un finanziamento a fondo perduto della Comunità Europea per un importo di oltre 7 milioni di euro; – nel 2006 hanno avuto inizio le opere di sbancamento e la costruzione di un capannone industriale, di circa 12 mila mq., di una palazzina per uffici, di un laboratorio tecnologicamente avanzato e di un impianto fotovoltaico che garantisce l’autosufficienza energetica; – nel giugno del 2008 ha avuto inizio l’attività di produzione, che ha impiegato mediamente 80/90 unità lavorative non a regime, per far fronte alle commesse con destinazione Tunisia, Angola e Mare del Nord; – con nota del 16.09.2009 la Socotherm S.p.A., indirizzata all’Amministrazione Provinciale di Ragusa, alla Direzione Provinciale del Lavoro di Ragusa, alle organizzazioni sindacali e ad Unindustria Ragusa, comunica l’attivazione della procedura di mobilità per n. 16 dipendenti dello stabilimento di Pozzallo; – le motivazioni addotte dalla Socotherm S.p.A, a supporto della scelta maturata di riduzione del personale, sono legate al calo di fatturato conseguente alla crisi economica in atto ed al pesante indebitamento al quale la società ha dovuto fare ricorso per affrontare la contingenza economica negativa; – con riferimento al suddetto indebitamento, la Socotherm S.p.A. ha ricevuto in data 15.07.2009 un decreto ingiuntivo, provvisoriamente esecutivo, da parte dell’istituto di credito franco-belga Fortis Bank per un importo di circa 9,4 milioni di euro; – Fortis Bank, a tutela dei propri interessi, ha associato a tale azione l’iscrizione di una ipoteca giudiziaria sui terreni e sui fabbricati di Pozzallo per una somma equivalente, con la possibilità che la stessa venga utilizzata per l’avvio di un processo di asta giudiziaria che renderebbe impossibile il proseguimento di qualunque attività. – RITENUTO che: – il finanziamento europeo, richiesto ed ottenuto dalla Socotherm S.p.A., rientra nella Misura 2.1.a del “Pacchetto Integrato di Agevolazioni – PIA Innovazione”, previsto dal Programma Operativo Nazionale “Sviluppo imprenditoriale locale”; – che la Circolare attuativa del Ministero delle Attività Produttive n. 1167509 del 28 novembre 2001 prevede al punto 10. la possibilità di revoca parziale o totale delle agevolazioni e l’eventuale recupero delle somme erogate; – la suddetta Circolare attuativa prevede al punto 10. parte II comma j il ricorso alla revoca “qualora vengano distolte, in qualsiasi forma, anche mediante cessione di attività ad altro imprenditore, dall’uso previsto le immobilizzazioni materiali o immateriali, la cui realizzazione od acquisizione è stata oggetto dell’agevolazione, prima di cinque anni dalla data di entrata in funzione dell’impianto”; – l’entrata in funzione dell’impianto di Pozzallo è avvenuta nel giugno 2008 e che, quindi, non sono ancora trascorsi i cinque anni necessari per poter distogliere dall’uso previsto gli immobili oggetto dell’agevolazione; – dei sette milioni di euro a fondo perduto, concessi dalla Comunità Europea, la Socotherm ha già incassato cinque milioni di euro, mentre per i rimanenti due milioni di euro è in corso una indagine della Guardia di Finanza che contesta alla società presunte irregolarità amministrative; – nel biennio 2010/2011 prenderanno il via i massimi progetti per lo sviluppo delle maggiori pipe-lines per il trasporto di gas nel bacino del Mediterraneo (e di cui l’ENI è il maggior contractor), utili al fabbisogno energetico della CE. PER CONOSCERE: – quali iniziative intendano mettere in atto per: 1) verificare il raggiungimento, da parte della Socotherm S.p.A, degli obiettivi contenuti nel “Pacchetto Integrato di Agevolazioni – PIA Innovazione”, previsto dal Programma Operativo Nazionale “Sviluppo imprenditoriale locale”, secondo i quali la società ha ottenuto i finanziamenti europei; 2) rilanciare strategicamente il sito di Pozzallo, sia dal punto di vista logistico che produttivo, tenendo conto che nel biennio 2010/2011 prenderanno il via i massimi progetti per lo sviluppo delle maggiori pipe-lines per il trasporto di gas nel bacino del Mediterraneo (e di cui l’ENI è il maggior contractor), utili al fabbisogno energetico della CE; 3) tutelare i sedici dipendenti della Socotherm S.p.A, in forza allo stabilimento di Pozzallo, per i quali la società ha avviato la procedura di mobilità”.
L’on. Ammatuna presenta una interrogazione parlamentare sulla vertenza Socotherm: “occorre tutelare i sedici dipendenti della Socotherm S.p.A, in forza allo stabilimento di Pozzallo, per i quali la società ha avviato la procedura di mobilità”.
- Settembre 30, 2009
- 10:34 am
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