MODICA. I DUBBI DI MICHELE COLOMBO SU DIVIETO DI UTILIZZO DELL’ACQUA POTABILE

Il divieto di utilizzo dell’acqua della condotta idrica comunale se non previa ebollizione, espresso in giugno dal Comune di Modica con apposita ordinanza induce il consigliere comunale di “Modica in Primo Piano”, Michele Colombo, ad eccepire sui metodi utilizzati dall’Amministrazione comunale. Questi si è rivolto al presidente del consiglio comunale, Paolo Garofalo, per sapere se, a partire da quella data, “siano state intraprese attività per il ripristino delle condizioni di normale fruizione” in merito all’uso di acqua proveniente dai serbatoi di Costa del Diavolo e di Chirichiddi ed erogata in diverse zone della città. Colombo, come si diceva, poi, eccepisce sul fatto che, probabilmente, dispositivi come quello rappresentato dalla citata ordinanza non siano affatto conformi a quanto previsto dalla legge in materia di garanzia della qualità delle acque destinate al consumo umano. E ciò sia in merito ai criteri di comunicazione alla cittadinanza, quanto, soprattutto, circa l’attuazione dei correttivi gestionali di competenza necessari all’immediato ripristino della qualità delle acque erogate. “Ho seri dubbi – dice – sull’utilità di un generico divieto di utilizzo dell’acqua, se non previa ebollizione, considerando anche l’ingestione indiretta attraverso docce, dentifrici e lavaggi vari di posate, stoviglie e alimenti (frutta e verdure su tutti).
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