" La Banca Agricola Popolare di Ragusa diffonde una nota che di fatto conferma quanto da me scritto. Non entrando nel merito della richiesta da parte loro di garanzie superiori alla somma da erogare, di fatto confermano la veridicità delle mie affermazioni." Sebastiano Failla, Vice Presidente del Consiglio Provinciale di Ragusa, risponde così alla nota diffusa dalla BAPR in merito alla denuncia dello stesso Vice Presidente sulla richiesta di garanzie bancarie a chi ha fatto richiesta di accedare al microcredito, voluto dalla Provincia. " La Banca, nella sua nota, parla delle pratiche approvate (388 su 450 circa) e le definisce in corso di erogazione. E’ proprio in questa fase che vengono richieste garanzie ben superiori alla somma da erogare che in molti casi le famiglie non riescono a fornire. Che siano in corso di erogazione è un conto, che vengano materialmente erogate un altro conto." " Invece di rispondere in questi toni, la Banca avrebbe dovuto smentire le mie affermazioni che se non corrispondessero al vero sarebbe già state crocifisse. In realtà l’autodifesa della Banca in questi termini fa trasparire una cattiva volontà di fondo che non prelude alla concessione di nessuna fiducia e di nessun microcredito sulla fiducia ma di una ben difesa salvaguardia del loro denaro, non contenti che la Provincia garantisca il conto interessi e quindi il loro guadagno." " La BAPR è, per fatturato, volume d’affari movimentato e numero di dipendenti, la prima impresa della Provincia di Ragusa. Cosa lascia di concreto al territorio, se non qualche ambulanza acquistata ogni tanto e "donata" a qualche associazione no profit ? La verità è che la Banca come tutte le Banche si comporta da azienda privata e non già da Istituto di credito, tutelando solamente i propri interessi e infischiandosene del territorio. Non sono il solo a dirlo, se è vero che autorevoli esponenti del Governo come il Ministro Tremonti hanno denunciato questo atteggiamento proprio ieri e se è vero che il Presidente Berlusconi ha chiesto alle Banche maggiore flessibilità nella concessione del credito, a fronte dell’impegno del Governo che ha concesso denaro pubblico per il risanamento dei Bilanci delle Banche stesse." " Un ultima, brevissima notazione la debbo al mio collega Abbate. Definire indegna la volontà di tutelare i cittadini in difficoltà contro gli interessi delle Banche è professione di malafede. Questo atteggiamento di piaggeria nei confronti della Banca nasconde forse quelche interesse di natura differente da quello pubblico ?"
FAILLA : LA BAPR NON ENTRA NEL MERITO DELLE MIE AFFERMAZIONI, CONFERMANDOLE DI FATTO.
- Ottobre 2, 2009
- 4:46 pm
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