“Ci sono i fatti e c’è il modo come li viviamo, che dipende dalle scelte della nostra vita. Vale sempre, vale per eventi come il terremoto, che eventualmente accentuano la sfida”. E’ questo uno dei messaggi consegnati, durante gli incontri con le scuole, le parrocchie e comunità religiose, da Federico Palmerini, animatore della Caritas di Paganica, uno dei comuni più colpiti dal terremoto del 6 aprile scorso in Abruzzo. Palmerini è stato in questi giorni nella diocesi di Noto, ed in particolare a Modica, “Il terremoto ha distrutto tanta fatica – ha detto domenica sera parlando nell’aula consiliare in cui erano presenti rappresentanti di istituzioni e di associazioni, volontari che sono stati in Abruzzo ma anche molti cittadini – ma ora si pone il problema di ricostruire. Per questo è importante non sentirsi soli. Per questo è importante non sentirsi dimenticati. Non siamo un palcoscenico – ha ancora detto Palmerini – non vogliamo essere usati da parti contrapposti. Per questo ci sentiamo veramente pensati quando si avviano rapporti come quelli del gemellaggio con la diocesi di Noto e le sue città, caratterizzati da disinteresse, amicizia, partecipazione al desiderio di giustizia e fraternità vivo nella gente d’Abruzzo”. “Così si è avviato il gemellaggio – ha detto il responsabile della Caritas diocesana, Maurilio Assenza – con un forte e commosso senso di partecipazione, ma anche con la consapevolezza che esso sarà un camminare insieme, un continuare a pensare all’Abruzzo oltre le prime emozioni, uno scambio di visite per tenere vivo il rapporto e la consapevolezza che le nostre città necessitano di politiche che sempre abbiano al centro il bene comune”.
Modica-Paganica, una “scossa” di solidarietà
- Ottobre 2, 2009
- 7:47 pm
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