Il 6 ottobre mobilitazione del comparto agricolo, Confagricoltura illustra piattaforma rivendicativa dell’area iblea

Una mobilitazione massiccia. Anche in provincia di Ragusa. Per rivendicare la realizzazione di interventi idonei al superamento della crisi, al riequilibrio dei rapporti tra i soggetti della filiera agroalimentare, per il definitivo rilancio del comparto agricolo. Sono i temi cardine della vertenza che Confagricoltura ha avviato di concerto con la Cia e che porterà numerosi agricoltori dell’area iblea alla partecipazione, martedì prossimo, 6 ottobre, di una manifestazione di mobilitazione della categoria a Palermo. Il concentramento è previsto alle 9,30. “Abbiamo dichiarato – dice il presidente provinciale di Confagricoltura, Sandro Gambuzza – la mobilitazione della categoria ed auspichiamo l’immediata istituzione di un tavolo di confronto con il Governo regionale per l’adozione, a breve e a medio termine, di vari provvedimenti. Chiediamo, tra le altre cose, il riconoscimento dello stato di svantaggio della nostra isola dovuto all’insalarità geografica; l’innalzamento del “de minimis” per colmare il divario attualmente esistente con gli altri settori produttivi. Ci batteremo, inoltre, per l’incremento dell’anticipazione dal 20 al 50% a favore dei beneficiari delle misure del Psr 2007-2013. E, ancora, chiediamo l’allineamento dei requisiti economici richiesti per l’accesso alle misure del Psr alle mutate condizioni aziendali provocate dall’attuale crisi”. Per quanto riguarda provvedimenti più spiccatamente regionali, anche stavolta il presidente Gambuzza ha le idee chiare. “Fermo restando che la piattaforma rivendicativa è stata predisposta di concerto con la Cia – afferma ancora – chiesto l’istituzione di un fondo regionale per la stipula delle polizze assicurative agevolate contro i danni economici arrecati da calamità naturali e crisi commerciale. Chiediamo, anche, l’esenzione degli oneri relativi ai tributi locali, per le concessioni governative e dei tributi consortili maturati nell’anno in corso. Sollecitiamo, altresì, interventi nei confronti degli istituti di credito per l’attivazione delle misure previste dall’ultima legge Finanziaria regionale, riguardanti il consolidamento delle passività onerose, e per favorire i nuovi investimenti”. Anche il direttore provinciale di Confagricoltura, Giovanni Scucces, parla delle richieste al Governo regionale. “Tra l’altro – aggiunge – chiediamo il blocco di tutte le licenze commerciali relative alla vendita di ortofrutta nelle strutture della Grande distribuzione organizzata in attesa della emanazione di un testo normativo aggiornato in materia di commercio o della concreta attuazione della legge regionale n. 16 del 2002 che stabilisce di adeguare la rete di vendita esistente alle condizioni concorrenziali per il rilancio e la valorizzazione delle produzioni regionali. Un altro punto cruciale è quello relativo all’applicazione della legge regionale n. 17 del 2004 che contempla iniziative miranti alla migliore conoscenza del processo di formazione del prezzo finale di vendita, anche mediante l’apposizione del doppio prezzo (origine e consumo) e la riattivazione, con funzionalità diverse, dell’Osservatorio regionale dei prezzi dei prodotti ortofrutticoli”.
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