La Provincia di Ragusa non può diventare luogo dove si consumano risorse pubbliche non indifferenti per realizzare obbiettivi che mal si conciliano con le affermazioni fatte, in occasione della presentazione del progetto nel 2006 e successivamente quando viene avviata e inaugurata l’Azienda nel 2007. Per la Cisl non è minimamente accettabile il comportamento adottato dalla Socotherm, ossia quello già manifestato a fine settembre c.a. di licenziare tutte le maestranze, per “congelare” lo stabilimento cosi come affermato dall’Azienda. Appare invece palese che tale comportamento mira a svuotare l’azienda dai Lavoratori, rendendola cosi non “congelata” ma bensì “libera”, per meglio consentire operazioni che ad oggi non è dato sapere e che comunque vanno respinte perché in antitesi con lo sviluppo e le prospettive occupazionali dell’azienda e del territorio. Un’Azienda all’avanguardia da un punto di vista dell’innovazione tecnologica, che si trova in un territorio strategicamente favorevole, sul mediterraneo con un porto efficiente e funzionale a soli pochi centinaia di metri e dove è stata ben accetta dal territorio. Lo stesso territorio che oggi reclama giustizia chiedendo conto e ragione su tale comportamento. In un momento di crisi sociale come quello che stiamo attraversando, dove il sindacato si è fortemente speso, raggiungendo nuove tutele sociali anti-licenziamento, come ad esempio gli Ammortizzatori Sociali in Deroga, la Socotherm, una multinazionale 2° al mondo nel settore, non si degna neanche di utilizzare gli Ammortizzatori ordinari di cui essa stessa e i lavoratori potrebbero beneficiare. Cosi come non viene minimamente presa in considerazione, il trasferimento del personale anche provvisoriamente in altri siti. La Cisl condanna fortemente tali comportamenti , cosi come affermato nel corso dell’Assemblea di ieri. Aspetti questi discussi ampiamente nell’assemblea indetta dal sindacato e che sono stati fatti propri dalle istituzioni presenti ( Sindaco di Modica e di Pozzallo, Presidente Asi, Deputati Naz.li e Reg.li Drago, Ammatuna e Ragusa) sulla quale si chiede la revoca immediata del provvedimento di licenziamento adottato, per aprire da subito un confronto che miri a salvaguardare l’occupazione e mantenere il sito produttivo, implementando e concretizzando gli impegni assunti a suo tempo nel rilanciare l’attività, considerate appunto le caratteristiche tecniche degli impianti e la posizione logistica in cui insiste lo stabilimento. Su questa vertenza, la Cisl ritiene ancora una volta, che il territorio deve sentirsi obbligato a fare quadrato, in favore di uno sviluppo sempre più consolidato, attivandosi ai vari livelli affinché si evitano percorsi che prefigurano obbiettivi che nulla hanno a che fare con la crescita socio economica dello stesso. Le politiche per il mezzogiorno e per la crescita di aree come la nostra, impongono scelte e comportamenti che devono essere soggette a verifica nel pieno rispetto della legalità e del sociale. Per questo chiediamo alla Socotherm, cosa condivisa anche dalle Istituzioni presenti in assemblea, di revocare i provvedimenti messi in atto, perché essere un’azienda multinazionale e leader nel mondo, lo si deve essere anche secondo parametri sociali e di rispetto per il territorio e per i Lavoratori, con comportamenti chiari e conseguenziali. Il percorso intrapreso dall’Azienda denota invece e in modo palese che questi miri al raggiungimento di un solo obiettivo: la salvaguardia e la tutela finanziaria dei soci. Nei fatti non si considera minimamente e artatamente, il dramma sociale dei lavoratori e l’abbandono di un territorio, che tanto ha dato all’Azienda anche sotto l’aspetto delle risorse pubbliche. Tutto ciò per la CISL va respinto e da qui la volontà di intraprendere da subito tutte le iniziative e la ricerca di tavoli Istituzionali, per fare in modo che ciò non avvenga.
Vicenda Socotherm Modica – Pozzallo: incontro affollato ieri sera. Inammissibile licenziamenti personale
- Ottobre 3, 2009
- 2:53 pm
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