OPERAZIONE FULL TRASH. BUSSO E SQUADRITO OTTENGONO SOLO I DOMICILIARI

L’attesa non è stata confermata totalmente. I legali rappresentanti dell’Ati Busso, l’azienda che gestisce il servizio di igiene ambientale a Modica, Giuseppe Busso, 42 anni, di Giarratana, e Riccardo Squadrito, 45 anni, di Nicolosi, non hanno ottenuta l’attesa libertà. Il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di Caltagirone, Aquilino, ha concesso di lasciare il carcere ad entrambi, ammettendoli, però, agli arresti domiciliari. Squadrito è tornato a casa in mattina, Busso nel tardo pomeriggio. Una decisione che non è stata presa bene dai difensori. In particolare l’avvocato Rosario Pennisi ritiene il provvedimento ingiusto, usando anche toni duri in questo senso, anche perchè il legale etneo, che patrocina Busso insieme ai colleghi Saverio La Grua ed Alessandro Agnello, domenica si era dichiarato certo della totale remissione in libertà ritenendo insussistenti le accuse. I due erano finiti in manette sette giorni fa nell’ambito dell’operazione “Full trash”, eseguita dai carabinieri della Compagnia di Palagonia, che notificarono quattro ordinanze di custodia cautelare in carcere emesse dal Gip presso il Tribunale di Caltagirone su richiesta di quella Procura della Repubblica. Oltre a Busso e Squadrito, furono arrestati due funzionari dell’Ufficio tecnico del Comune di Palagonia, il 63enne Vincenzo Furnò ed il 40enne Giuseppe Quattrocchi, entrambi dipendenti comunali. Ieri, saputa della decisione del Gip, i difensori hanno presentato istanza al Tribunale per il Riesame che dovrebbe discutere la vicenda la prossima settimana. La complessa indagine dell’Arma riguarda l’affidamento e l’esecuzione del servizio di smaltimento dei rifiuti solidi urbani del Comune di Palagonia, nel periodo 2004-2008. Vengono contestati l’abuso d’Ufficio, la falsità materiale in atti pubblici commessa da pubblici ufficiali, e il concorso in truffa ai danni dello Stato. Nel medesimo contesto risulta altresi’ indagato e destinatario di un provvedimento di "divieto di dimora nel Comune di Palagonia" anche un ex amministratore pubblico che, in assenza di presupposti di urgenza, direttamente, e senza espletare alcuna procedura di gara, avrebbe affidato e prorogato con ordinanze illegittime il servizio.

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