Confagricoltura, pur mantenendo lo stato di agitazione della categoria, ha deciso, assieme alla Cia, di rinviare di una settimana le iniziative di piazza previste per oggi a Palermo. “E’ un dovuto segno di rispetto – affermano i vertici provinciali di Confagricoltura – per le vittime innocenti dell’alluvione che ha colpito i centri abitati del Messinese”. Cia e Confagricoltura denunciano non solo l’assenza di interventi concreti per fronteggiare la difficile situazione congiunturale ma anche il taglio di risorse nazionali e regionali. E’ il caso del mancato rifinanziamento del Fondo di Solidarietà nazionale, strumento necessario per aiutare gli agricoltori a superare le difficoltà economiche causate dalle avversità atmosferiche, che nell’ultimo scorcio di settembre hanno pesantemente colpito vaste aree dell’isola. Sull’entità della crisi Cia e Confagricoltura non hanno dubbi: i costi di produzione, tra il 2000 ed il 2008, hanno subito l’aumento del 31%, mentre nello stesso arco di tempo i prezzi all’origine sono cresciuti di appena il 15%. Secondo l’Istat, nell’anno in corso, i prezzi dei principali prodotti agricoli siciliani hanno subito un crollo che va dal -32% del grano duro al -35% per l’uva da vino, dal -30% per la frutta, al -20% per latte e olio, ed ancora dal -16% per gli ortaggi, al -15% per la carne. “La mancanza di interventi anticrisi e la conseguente battaglia sui prezzi – rilevano Cia e Confagricoltura – hanno penalizzato l’anello più debole della filiera agroalimentare con il concreto rischio di determinarne la scomparsa”. La manifestazione di Confagricoltura e Cia è, dunque, solo rinviata, e la mobilitazione continuerà ad oltranza per mantenere alta l’attenzione nei confronti del difficile momento del settore.
Nella foto il presidente provinciale Confagricoltura Ragusa, Sandro Gambuzza