Aumento Tarsu, scelta politica non voluta ma operazione obbligata dalla normativa. Manifestazione dell’opposizione: anche il Comune dovrebbe protestare ma contro quel Governo con dentro Ronchi che ha previsto il passaggio dalla tassa alla tariffa

Il consigliere comunale di Ragusa Salvatore Fidone, esponente dell’Udc, interviene sulla protesta che ha organizzato l’opposizione, in programma domani, con un sit in davanti al Comune per lamentare l’aumento della Tarsu, la tassa dei rifiuti. “L’opposizione fa il suo mestiere, ma sa bene, avendo in mano la normativa vigente, che quella del Comune non è stata una scelta politica voluta ma un’operazione obbligata per far quadrare i conti. Non si è voluto certo colpire i cittadini, come vuol far capire l’opposizione con il suo sit in e con un documento dal sapore demagogico che sta facendo circolare in questi giorni. E’ fin troppo facile, a rischio di prenderli in giro, coinvolgere i cittadini dicendo che se si protesta la tassa diminuisce. Ma purtroppo, lo sappiano proprio i cittadini, non solo non è così ma soprattutto non può essere così. Attualmente la Tarsu viene coperta per il 55% dagli introiti provenienti dai pagamenti da parte dei cittadini, mentre il restante 45% è stato coperto dai trasferimenti della Regione che, come tutti sanno, sono notevolmente diminuiti. E’ invece aumentato il costo di gestione della discarica subcomprensoriale, un costo a carico del Comune. E proprio come il buon padre di famiglia, l’ente pubblico si trova a dover cercare nuove risorse per evitare scene pietose come quelle a cui, sa bene il Centrosinistra, sono abituati ad esempio i cittadini della vicina Modica, o quelli di grandi città come Catania, Palermo o Messina. A Ragusa, invece, grazie all’attenzione dell’Amministrazione comunale, la spazzatura viene regolarmente raccolta e conferita in discarica. Non resta in bella vista in strada. Che si voglia protestare, per carità, lo si faccia pure, siamo in democrazia, ma a questo punto scenda in piazza anche il Comune di Ragusa e il Centrodestra. Perché se c’è da protestare lo si deve fare contro quel Governo con dentro il ministro Ronchi che, per la felicità dei cittadini, ha pensato di trasformare il sistema prevedendo il passaggio dalla tassa alla tariffa, obbligando i Comuni e dunque i cittadini, a pagare il 100% dei costi. Un passaggio che avverrà presto. Il Comune, insomma, è parte lesa non certo artefice protagonista. Piuttosto, e qui siamo d’accordo, dobbiamo fare in modo che il servizio di raccolta venga sempre mantenuto nei livelli di qualità. E in questo senso noi consiglieri siamo pronti a controllare. Le proteste che hanno poco di costruttivo e molto di demagogico le lasciamo agli altri”.

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