Il gruppo dei restauratori della Filca Cisl di Ragusa, costituito in occasione dell’ultimo congresso provinciale, dopo alcuni incontri interlocutori di studio delle problematiche del comparto, ieri sera si sono riuniti presso la sede provinciale del sindacato per analizzare il bando di selezione pubblica per il conseguimento delle qualifiche professionali di restauratore e collaboratore restauratore di beni culturali pubblicato lo scorso 25 settembre. Analizzate congiuntamente le criticità di questo bando, che tra l’altro penalizzerebbe parecchio i restauratori iblei, il gruppo ha deciso di aderire alla petizione lanciata dalla segreteria nazionale al Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano, per chiedere la modifica dei criteri di certificazione per l’accesso alla prova di idoneità abilitante alla professione. Tali criteri, infatti, richiesti dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali, escluderebbero di fatto a livello nazionale, circa 20.000 lavoratori, e quasi il 90% dei restauratori ragusani, dalla possibilità di accedere alla prova. Inoltre la mancanza di un indirizzo formativo coerente ed organico ha ostacolato la crescita del settore: dal 1944 ad oggi i diplomati usciti dalle Scuole di Alta Formazione sono circa 1000. Un numero assolutamente insufficiente a soddisfare le esigenze di personale specializzato. E se da un lato è comprensibile la preoccupazione che porta a chiedere l’istituzione di un elenco di restauratori abilitati, dall’altro appare necessario dare risposte a quanti operano nel settore in condizioni di sfruttamento, precarietà, ricattabilità e rischio per la salute e la sicurezza. Ecco perché con la petizione si chiede una assunzione di responsabilità degli organi competenti, come previsto dall’art. 9 della Costituzione, nei confronti del patrimonio culturale che sono chiamati a tutelare e nei confronti dei lavoratori che svolgono tale attività. Rivalutare i criteri di selezione per l’accesso alla prova, e più in generale rivedere il sistema di documentazione dei titoli, vuol dire garantire il mantenimento nel settore delle risorse umane fino ad oggi coinvolte. Il gruppo dei giovani restauratori della Filca di Ragusa ha altresì deciso di chiedere formalmente un incontro con il Prefetto, Francesca Cannizzo, per manifestarle tutte le difficoltà del comparto, e di organizzare la raccolta di firme per la petizione oltre che nei cantieri e presso i propri colleghi con dei gazebo allestiti nei luoghi simbolo d’arte e città Unesco.
Incontro dei Restauratori edili della Provincia di Ragusa. Appello al Presidente Napolitano: “Cambiare i criteri per la prova di idoneità alla professione”
- Ottobre 9, 2009
- 1:53 pm
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