L’ARRESTO DI GIUSEPPE RAIMONDO. SCICLI, PATTEGGIA LA PENA E TORNA IN LIBERTA’

Ha deciso di patteggiare la pena il venticinquenne incensurato sciclitano Giuseppe Raimondo che stamattina è comparso davanti al giudice monocratico del Tribunale di Modica, Giovanna Scibilia, che dopo avere convalidato l’arresto nei giorni scorsi, lo aveva destinato ai domiciliari. Il suo difensore, l’avv. Matteo Gentile, ha presentato istanza di ammissione al rito del patteggiamento ottenendo il consenso del pubblico ministero, Veronica Di Grandi. La pena concordata col magistrato è stata di un anno e sei mesi di reclusione oltre a tremila euro di multa, con la sospensione. Raimondo è stato anche condannato al pagamento delle spese di custodia cautelare. I carabinieri lo avevano arrestato a seguito del ritrovamento di 70 grammi di marjuana in foglie all’interno di uno zaino che si trovava nel cofano di una vecchia auto che si trovava in Contrada Fiumelato, all’interno di un immobile che fino a qualche tempo era nella disponibilità del venticinquenne. I carabinieri della Stazione di Scicli avevano eseguito una serie di controlli nelle pertinenze di proprietà del giovane e nelle case di Scicli di campagna, dai quali, comunque, tutto era risultato in regola. Nel casolare di Contrada “Fiumelato”, nei pressi della provinciale che collega Scicli con Modica, invece, dopo attenta ricerca, era stato rinvenuto all’interno dello zaino custodito nel cofano di una vecchia auto abbandonata un involucro con dentro delle foglie di marjuana per un peso complessivo di 70 grammi. Il giudice di Modica ha disposto la confisca della droga e la sua distruzione attraverso l’Azienda Sanitaria Provinciale sotto il controllo dell’autorità giudiziaria.

Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa