MODICA. CONDANNATO CLAUDIO LOREFICE. ERA STATO ARRESTATO PER AVERE RUBATO UNDICI EURO

Ha avuto inflitta la stessa condanna di un anno fa. Claudio Lorefice, 52 anni, muratore, pregiudicato di Modica, è stato condannato ieri mattina ad otto mesi di reclusione avendo percorso la via del patteggiamento come chiesto dal suo difensore, l’avvocato Giovanni Favaccio. L’uomo, che nella precedente udienza, aveva ottenuto i domiciliari resta nell’identica posizione: detenuto in casa. Così ha deliberato il giudice monocratico del Tribunale di Modica, Lucia De Bernardin.. Lorefice era stato arrestato dopo avere compiuto un furto di undici euro in danno di una donna. Aveva, infatti, rubato un borsellino dalla camera da letto di una settantenne, in Via Santa Chiara, una zona del Quartiere San Giorgio. La malcapitata l’aveva colto in fallo e lui si era dato alla fuga. Una telefonata al 113 ha portato sul posto gli agenti del Commissariato che raccolto l’identikit dell’autore del furto, hanno subito messo a fuoco di chi poteva trattarsi. Sono andati a casa del Lorefice che, tra l’altro risiede nei pressi dell’abitazione presa di mira, dove hanno trovato il pregiudicato in pigiama sicuramente per sviare le indagini. Da un controllo effettuato in camera da letto, i poliziotti hanno trovato l’abbigliamento indicato dalla vittima. Lorefice a questo punto ha confessato, dichiarando di avere già speso una parte degli undici euro ed indicando il luogo dove aveva abbandonato il borsellino. Lo scorso anno per lo stesso reato, era stato arrestato sempre in ottobre. Aveva commesso un furto con destrezza in un mini market di Via Modica Sorda. In orario di apertura dell’esercizio, intorno alle 7, era entrato nel locale che è anche rivendita tabacchi, ed approfittando di qualche attimo di distrazione della titolare, si era impossessato di una scatola metallica che si trovava in un cassetto della tabaccheria all’interno della quale erano contenuti circa centocinquanta euro. Appena accortasi della scomparsa del contenitore, la titolare aveva telefonato alla polizia che nel volgere di alcuni minuti era prontamente riuscita ad individuare il ladro che, rintracciato presso il cantiere edile dove lavorava non aveva negato il malfatto ed anzi aveva indicato dove era nascosta la scatola.