DIALETTICA POLITICA A MODICA. GAROFALO E POIDOMANI REPLICANO AL CONSIGLIERE COMUNALE D’URSO

“Da quale pulpito viene la predica”. Risponde così il presidente del consiglio comunale, Paolo Garofalo, alle accuse mosse dal consigliere del Pdl, Michele D’Urso. “Dell’intervento del consigliere D’Urso – dice Garofalo – condivido quando sostiene che la situazione è insostenibile. Per il resto non capisco a quali consigli comunali abbia partecipato o con quale attenzione. E’ difficile infatti non accorgersi che il sottoscritto, nel rispetto del regolamento che per me è principio basilare, non può togliere la parola né evitare che i compagni di partito proprio di D’Urso tengano la parola per diverso tempo. Evidentemente – analizza il Presidente – anche lui così come alcuni suoi compagni di partito, a denti stretti, manifestano un evidente imbarazzo per questa situazione”. Garofalo poi invita D’Urso a chiedere “lumi in casa propria, qualora si senta anch’egli, come la stragrande maggioranza dei consiglieri di maggioranza e dei cittadini, in imbarazzo dianzi discussioni – aggiunge -, dettate da pruriti personali che avranno qualche fine, ma che sicuramente non è coincidente con il bene supremo della città di Modica”. A fianco di Garofalo anche il Pd. “Le “chiacchiere inutili, monocorde” – dice il coordinatore cittadino Giancarlo Poidomani – le hanno fatte i consiglieri dell’opposizione. Solo lo spirito di sacrificio di tutti i consiglieri di maggioranza e di alcuni consiglieri di opposizione che hanno dovuto sopportare tutto ciò e che sono rimasti fino a tarda ora, ha fatto sì che almeno due punti, importantissimi per migliorare la salute finanziaria dell’ente, siano stati approvati”.

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