Economia a salvaguardia dell’ambiente, l’Acli promuove seminario formativo

“E’ la scienza economica a dirci che una strutturale situazione di insicurezza genera atteggiamenti antiproduttivi e di spreco di risorse umane, in quanto il lavoratore tende ad adattarsi passivamente ai meccanismi automatici, anziché liberare creatività”. Si rifà ad uno dei temi dell’enciclica “Caritas in veritate”, il presidente provinciale delle Acli di Ragusa, Rosario Cavallo, per presentare il terzo seminario di formazione per dirigenti delle Associazioni cristiane lavoratori italiani in programma domenica 25 ottobre a Ragusa. “Un momento – afferma Cavallo – che ci darà l’opportunità di confrontarci sulle questioni più scottanti degli ultimi mesi”. Il tema “Economia a salvaguardia dell’ambiente per nuovi spazi di cittadinanza” offre numerosi spunti di riflessione. “L’enciclica, ad esempio, ci ricorda – continua il presidente Cavallo – che l’appiattimento delle culture sulla dimensione tecnologica, se nel breve periodo può favorire l’ottenimento di profitti, nel lungo periodo ostacola l’arricchimento reciproco. Il tema dello sviluppo umano integrale assume una portata ancora più complessa. Questo agire comune, come ci ricorda sempre l’enciclica, ha bisogno di essere orientato, perché “ogni azione sociale implica una dottrina”. E per discutere su queste complesse tematiche ci siamo affidati a due relatori d’eccezione”. Ad introdurre gli argomenti oggetto del confronto saranno don Mario Cascone, docente di Teologia morale e bioetica, che parlerà su “Etica ed economia” ed Emanuele Giudice, scrittore e saggista, che, invece, si soffermerà su “Economia e ambiente per una cittadinanza compatibile”. Ai lavori, che si terranno a Villa Fortugno, sulla strada provinciale per Marina di Ragusa, e che prenderanno il via alle 9 e andranno avanti per l’intera giornata, interverrà anche il vescovo della diocesi di Ragusa, mons. Paolo Urso. “Un passo dell’enciclica – conclude Cavallo – chiarisce che l’aumento sistemico delle ineguaglianze tra gruppi sociali all’interno di un medesimo Paese e tra le popolazioni dei vari Paesi, ossia l’aumento massiccio delle povertà in senso relativo, non solamente tende ad erodere la coesione sociale ma ha anche un impatto negativo sul piano economico, attraverso la progressiva erosione del cosiddetto capitale sociale”.

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