Il 2009 verso la conclusione ma la crisi non accenna a placarsi, l’Upla Claai Ragusa si rivolge a politica e istituzioni: “Facciano la loro parte”

L’anno 2009 si avvia alla sua naturale conclusione. Gli allarmi lanciati dalle associazioni di categoria sono rimasti inascoltati. Il presidente provinciale dell’Upla Claai, Salvatore Vargetto, e il segretario, Giovanni Trovato, hanno diffuso una lettera aperta, inviata ai rappresentanti istituzionali locali, in cui mettono in luce le difficoltà dell’economia locale. “I mesi già trascorsi – è scritto nel documento – sono stati certamente vissuti con notevoli difficoltà, sia dalle nostre imprese socie, che da tutto il sistema delle imprese dell’area iblea. Un anno, il 2009, difficile anche per tutte le imprese artigiane e le pmi della nostra provincia. Imprese che hanno vissuto questi mesi sotto il carico della crisi economica e finanziaria generale. Imprese che hanno risposto con grande dignità e senso di responsabilità a tale situazione, facendosi in quattro per evitare di chiudere bottega, nel nome del profondo legame di solidarietà e di compartecipazione che è tipico degli imprenditori artigiani. Tutto ciò al contrario della grande “impresa industriale”, la quale non ha esitato a lanciare pesanti ricatti occupazionali ed a volte con pretese di aiuto immediato non sempre giustificate rispetto alla situazione reale. Imprese industriali che, a differenza della piccola impresa, sono state economicamente aiutate per la realizzazione di insediamenti produttivi, salvo, dopo appena qualche anno, dichiarare la chiusura di stabilimenti e lasciare centinaia di lavoratori disoccupati”. “Siamo di fronte ad una crisi generale del Paese – aggiungono Vargetto e Trovato – che tuttora stenta ad essere superata, anche se da parte del Governo nazionale arrivano segnali confortanti sulla potenziale ripresa e quindi circa la possibilità di recupero. Noi vogliamo sperare che questi segnali divengano molto presto reali, in modo da potere registrare al più presto il rilancio dell’economia e dell’occupazione. Nell’attesa che la ripresa diventi reale, c’è bisogno che ognuno faccia la propria parte. Da un lato la politica e le Pubbliche amministrazioni a tutti i livelli, dall’altra il sistema delle associazioni di categoria imprenditoriali. Noi, come associazione Upla Claai di Ragusa, ci siamo adoperati e ancora ci stiamo adoperando silenziosamente per recitare sino in fondo il nostro ruolo, sia per venire incontro alle necessità di credito immediato alle imprese attraverso il nostro Consorzio fidi, facilitando l’iter delle pratiche e accorciando i tempi per pervenire all’erogazione del credito, sia nella individuazione delle situazioni di criticità e quindi delle proposte per uscire fuori dalla crisi”. “Nonostante tutto – continua ancora la lettera aperta – non sempre ci siamo riusciti, da una parte il sistema creditizio bancario ha imposto una ristrettezza e tempi notevolmente lunghi negli esiti del merito creditizio al di fuori da ogni logicità, dall’altra la politica e le Pubbliche amministrazioni a tutti i livelli della nostra provincia, non sempre hanno fatto quanto era necessario per accelerare gli interventi atti a sbloccare e rimettere in moto l’economia e l’occupazione. Come associazione dell’Artigianato e della Piccola impresa di questa Provincia, continueremo a professare un responsabile ottimismo, convinti, come sempre, che presto si supererà lo stato di crisi e quindi verrà intrapresa la strada dello sviluppo e della crescita economica e occupazionale”.

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