Non vi è la piena certezza, ma l’indagine giudiziaria che vede coinvolti i diciassette amministratori, dovrebbe scaturire da un esposto presentato alla Procura della Repubblica da parte della Funzione Pubblica Cisl. Si tratta di un esposto, datato 2 Febbraio 2009, presentato il 9 febbraio ed il cui fascicolo è stato registrato l’11 febbraio, che riporta in calce la firma del Segretario generale della Fp Cisl di Ragusa, Gianfranco Marino e del Segretario generale della Fp Cisl Sicilia, Angelo Fullone. Nell’esposto venivano ipotizzati quattro tipologie di reato: omissioni di atti d’ufficio, abuso d’ufficio, rifiuto d’atti d’ufficio e falso ideologico. Nell’atto presentato in Procura dalla Fp Cisl si fa un resoconto di quanto avvenuto, a partire dal 30 agosto, data di approvazione del bilancio di previsione, in cui non venivano inserite circa il 50% delle somme destinate al pagamento degli arretrati contrattuali, così come prevedeva invece il contratto collettivo nazionale di lavoro firmato l’11 aprile. L’8 settembre la Fp Cisl invia una diffida ai consiglieri comunali, al Sindaco ed ai revisori dei conti, in cui si chiede l’inserimento delle somme nelle variazioni di bilancio. Alla diffida fanno seguito una serie di note indirizzate al Sindaco, sia da parte del Segretario generale della Cisl iblea, Giovanni Avola (19 settembre), sia dal Presidente del consiglio comunale (22 settembre), sia anche dal collegio dei revisori dei conti. Il 29 novembre arriva l’approvazione degli assestamenti di bilancio che non comprendono le somme obbligatorie. Scattò l’esposto del sindacato “al fine – dichiararono dalla Cisl in quei giorni – di ottenere giustizia rispetto ad un diritto contrattuale calpestato ai danni dei lavoratori, ma anche per dissuadere altri amministratori a distrarre fondi obbligatori per altre necessità politiche”.
MODICA. I 17 AVVISI DI GARANZIA. I TERMINI DELL’ESPOSTO SINDACALE
- Ottobre 17, 2009
- 11:59 pm
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