IL RAGUSA RUGBY VINCE ANCORA

Il Ragusa Rugby Club “Salvatore Padua” batte il Catania Rugby 2009 per 36 a 12 e mantiene la testa, in solitudine, del campionato di serie C. Ma il risultato non deve trarre in inganno: i ragusani hanno fatto la differenza solo nel secondo tempo. Il primo, infatti, è stato equilibrato (7 a 7 il parziale), con i rossoblu di Saro Trovato che, sfruttando il vento a favore e facendo tesoro dei 10 minuti di superiorità numerica, hanno tenuto in ambasce la squadra iblea. Poi, nel secondo tempo, complice anche un vistoso calo fisico dei catanesi, i ragusani hanno fatto valere il maggiore tasso tecnico e la maggiore preparazione atletica dominando l’intera frazione. Le prime fasi dell’incontro avevano visto una netta supremazia della squadra iblea che già al 4° era andata in meta con Calamaro che aveva finalizzato una touche battuta sulla linea dei 5 metri catanesi. Gurrieri trasformava. Il buon giorno si vede dal mattino? Non in questo caso, visto che i locali subivano la reazione del Catania e addirittura, al 16° si ritrovavano con l’uomo in meno per un’espulsione temporanea (il perché chiedetelo all’arbitro, a bordo campo nessuno lo ha capito) di capitan Dipasquale e, subito dopo, con l’apertura Gurrieri costretto a uscire per un taglio sanguinante al sopracciglio destro (cambio temporaneo, al suo posto è entrato Denaro). I catanesi approfittavano della superiorità numerica e costringevano il Padua nei propri 5 metri per diversi minuti. La meta era solo questione di tempo e infatti è arrivata al 20, con un’azione di mischia. Anche in questo caso, il calciatore riusciva a mettere la palla tra i pali. Poi, per il resto del primo tempo, si giocava soprattutto a centrocampo e il rientro di Gurrieri e Dipasquale non spostava gli equilibri. La seconda frazione cominciava così com’era cominciata la prima: al 3° una bella azione solitaria di Carbonaro lo portava a schiacciare in meta. Passavano 3 minuti ed era Calamaro, con un’altra bella azione fatta di corsa e cambi passo, ad andare in meta. Noi non lo sapevamo ancora, ma era appena cominciato il Calamaro show, che avrebbe portato il talentuoso centro ragusano ad affondare la lama nel cuore della difesa catanese per altre due volte (all’ottavo e al dodicesimo). Con le trasformazioni di Iacono (nel frattempo la ferita di Gurrieri aveva ripreso a sanguinare e per questo era stato costretto ad abbandonare la partita) il punteggio si fermava sul 31 a 7. A quel punto l’incontro sembrava finito. Il Catania non c’era più sulle gambe e i ragusani ogni volta che conquistavano palla sembrava potessero andare a segnare. A tenere gli spettatori (e le panchine) con il fiato sospeso ci pensava però, lui malgrado, Emilio Bugio che, dopo uno scontro attorno alla mischia, proprio nel momento in cui Calamaro andava a segnare la sua quarta meta, restava a terra con il viso sanguinante. Si capiva subito che non si trattava si un semplice taglio e per questo il mediano di mischia azzurro veniva immediatamente sostituito e accompagnato in ospedale per accertamenti. Al momento in cui scriviamo non si hanno ancora notizie, ci ripromettiamo di aggiornale questo articolo non appena conosceremo le condizioni di Burgio. Diciamo subito però che il ragazzo è uscito dal campo sulle sue gambe ed era ben cosciente. La partita a quel punto perdeva d’interesse. I ragusani avevano la testa al pronto soccorso e la gara si faceva meno bella. Al 36° però ancora un lampo: Lo Presti, entrato da poco, si infilava in mezzo alle maglie rossoblu e scavava una trincea tra sé e gli avversari. Veniva placcato a pochi metri dalla linea di meta ma faceva in tempo a passare l’ovale a Cassarino, anche lui appena entrato, che non aveva difficoltà a segnare la sesta meta. Come dire, la panchina c’è! Alla fine della gara a Gabriele Calamaro veniva dato il premio come miglior giocatore dell’incontro dagli Old ragusani. E adesso la parola ai due allenatori. Peppe Gurrieri: «Nel primo tempo abbiamo fatto diverse scelte di gioco che si sono rivelate sbagliate. E abbiamo giocato in modo molto falloso. Poi, per fortuna, nel secondo tempo le cose sono cambiate e i ragazzi hanno cominciato a giocare come sanno. Il vento ci ha un po’ favoriti, ma la differenza l’hanno fatta i trequarti che oggi sono stati nettamente superiori ai catanesi. Sono contento per come la mia squadra a giocato; tutti hanno fatto bene ma, certamente, una parola va spesa per Calamaro: oggi con le sue sgroppate si è messo in mostra. Ma, in fondo, è questo quello che il nostro centro sa fare ed è questo quello che deve fare. Bene così! » Totò Trovato: «Sono soddisfatto dei miei ragazzi, soprattutto per come hanno giocato nel primo tempo. Se consideriamo che questa squadra è stata “inventata” in due mesi, e che finora abbiamo potuto allenarci poco, non ho ragione per lamentarmi. Il 7 a 7 del primo tempo vuol dire che siamo sulla buona strada. Per vedere il vero Catania Rugby 2009 bisognerà aspettare ancora un paio di mesi. Voglio comunque fare i miei complimenti al Padua che si è dimostrata squadra che sa giocare bene al rugby».

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