Esercizio di caccia in giorni vietati. Un vittoriese segnalato all’autorità giudiziaria. Incendio in un officina a Vittoria, pare causato da un corto circuito

Un vittoriese di 55 anni, è stato segnalato all’autorità giudiziaria per esercizio della caccia in giorni di silenzio venatorio e per vigilanza non autorizzata. Il medesimo, infatti, nel corso della serata di ieri, è stato identificato da una pattuglia di Volante mentre era intento a vigilare un capannone adibito a commercializzazione di prodotti agricoli. All’atto del controllo, veniva notato che il 55enne aveva portato con sé un fucile da caccia regolarmente denunciato e si era giustificato dicendo che, prima di intraprendere il servizio di vigilanza si era recato a caccia. Dalle verifiche effettuate si constatava che il giorno in cui il medesimo aveva dichiarato di essersi recato a caccia risultava essere di silenzio venatorio e, pertanto, la caccia non era consentita. Inoltre, il servizio di vigilanza di qualsiasi natura è sottoposto ad autorizzazione da parte dell’autorità di pubblica sicurezza e l’abusivo esercizio di vigilanza privata è sanzionato penalmente dal testo unico di pubblica sicurezza.

Una pattuglia di Volante interveniva in via Cairoli a Vittoria per l’incendio ad un’autofficina. Sul posto intervenivano anche i Vigili del fuoco di Vittoria che provvedevano a spegnere le fiamme. Il titolare dell’attività, un sessantenne vittoriese, riferiva di aver chiuso l’officina circa mezz’ora prima e che, recatosi a casa, veniva avvertito da alcune persone del fatto che dall’officina uscisse del fumo. Da quanto rilevato dai Vigili del Fuoco, l’incendio, che ha creato danni non ancora quantificati, pare di origine accidentale in quanto ha avuto origine da un quadro elettrico e non sono state rilevate tracce di sostanze che possano far pensare ad un evento doloso.

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