Paolo Nigro: Il consiglio comunale di Modica è a rischio di scioglimento

“Ancora una volta il consiglio comunale rischia di essere commissariato e di far scattare le procedure per lo scioglimento”. La denuncia arriva dal capogruppo dell’Udc, Paolo Nigro, alla luce di una comunicazione giunta direttamente dall’assessorato regionale agli enti locali. “E’ obbligo di legge – spiega Nigro – che il consiglio comunale, ogni anno, al massimo entro il 30 settembre, approvi le delibere per la salvaguardia degli equilibri di bilancio. Lo impone l’articolo 193 del decreto legislativo 267 del 2000. A Modica tutto questo non è stato ottemperato ed adesso si rischia, così come scrive l’assessore regionale agli Enti locali, Caterina Chinnici in una nota inviata a palazzo San Domenico, di avviare le procedure per il commissariamento e, dato che queste delibere vengono equiparate alla mancata approvazione del bilancio, anche quelle per lo scioglimento del consiglio comunale stesso. Così non si può andare avanti – accusa Nigro -. Questa è l’ennesima dimostrazione di come quest’amministrazione snobbi e svilisca il ruolo del consiglio comunale. Basti pensare che il presidente del consiglio ha prima inserito il punto, senza che questo sia stato mai ufficialmente trasmesso all’ufficio di presidenza, facendo fede alle assicurazioni verbali che avrebbe ricevuto dall’amministrazione. Ma nello scorso consiglio comunale – prosegue il capogruppo dell’Udc – il punto è scomparso dall’ordine del giorno. Il Sindaco ha candidamente dichiarato che l’atto non è ancora giunto in aula perché i “conti non quadrano”, vogliono prendersi qualche giorno per fare delle verifiche. Tutto questo è inaccettabile”. L’atto giunto da Palermo è intanto, da ieri mattina, pubblicato anche sulla rete civica comunale, su espresso invito del presidente del consiglio comunale, Paolo Garofalo. “Ne ho chiesto la pubblicazione – spiega Garofalo – ai fini della massima trasparenza. Ricordo però che quello giunto dall’assessorato regionale e che è stato inviato non solo a Modica ma anche a diversi altri comuni siciliani, è un termine perentorio indicato su di un atto che è di competenza dell’amministrazione”. Circa le critiche mossa da Nigro all’indirizzo del suo ufficio, Garofalo precisa che “non c’è stata alcuna scomparsa dell’atto. Avevo inserito il punto all’ordine del giorno del precedente consiglio, su espresso invito dell’amministrazione. Quel consiglio fu poi sospeso. All’atto della riconvocazione non ho ricevuto alcuna comunicazione da parte dell’amministrazione, né tantomeno mi è stato inviato l’atto. Di conseguenza non è stato inserito”. Intanto dall’ufficio di presidenza è stata diramata una nota in cui si precisa che gli atti saranno inviati alle commissioni consiliari competenti, solo quando saranno completati secondo tutti i dettami previsti da leggi, regolamenti e normative.
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