Sfratto nelle case popolari di Jungi a Scicli. Venticinque critico con l’Istituto autonomo. “Non siamo stati informati per tempo”

“Non entro nel merito del provvedimento esecutivo cui il dirigente dello Iacp di Ragusa ha dato seguito, ma mi permetto di contestare il metodo con cui lo sfratto sta per essere eseguito”. Non ha peli sulla lingua il sindaco di Scicli, Giovanni Venticinque, nel commentare le modalità con cui l’Istituto Autonomo Case Popolari di Ragusa ha avviato stamani una procedura di sfratto ai danni di una famiglia che si era abusivamente trasferita in un’abitazione di via Vitaliano Brancati al quartiere Jungi. “Siamo stati informati dallo Iacp con sole 24 ore di anticipo. Non abbiamo disponibilità di case di proprietà del Comune dove ospitare la famiglia sfrattata, i servizi sociali non hanno avuto il tempo materiale per organizzare un trasferimento. E dire che il caso è conosciuto dagli uffici comunali, che hanno aiutato economicamente la famiglia, laddove questo è stato possibile. Pretendiamo che i sindaci siano informati in anticipo e per tempo, che ci sia un Piano degli sfratti, che i servizi sociali siano messi nelle condizioni di organizzarsi. Questo metodo di fare e operare è assolutamente sbagliato”.

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