CONSIGLIO COMUNALE DI MODICA. E’ UNO SOLO L’AVVISO DI GARANZIA. GLI ALTRI 16 DI MAGGIORANZA, AL MOMENTO, NON DOVRANNO COMPARIRE DAVANTI AL MAGISTRATO

Non sono diciassette gli avvisi di garanzia recapitati venerdì scorso al Comune di Modica, spiccati dalla Procura della Repubblica di Modica, ma è uno solamente. E’ questo quanto emerge alla lettura dell’unico provvedimento notificato dai carabinieri. Allo stato l’unico “avvisato” è, infatti, il presidente del consiglio comunale, Paolo Garofalo, che dovrà comparire davanti al Procuratore della Repubblica, Francesco Pulejo, per essere sentito in merito all’accusa formulata di falsità ideologica continuata in concorso. La situazione, dunque, cambia radicalmente perchè venerdì mattina, dopo che il capo della magistratura modicana, che, in sostanza, ha agito per il cosiddetto “atto dovuto” trovando sulla propria scrivania il fascicolo dell’indagine condotta dal suo predecessore, Domenico Platania, avrà sentito Garofalo, a questo punto avvisato nella qualità della carica che riveste, potrà procedere su due versanti: o archiviare l’inchiesta, se le risposte del presidente della civica assise lo convinceranno, oppure spiccare gli altri sedici avvisi di garanzia ed andare avanti nell’indagine. In questi giorni erano stati parecchi i consiglieri comunale di maggioranza indicati come destinatari dei provvedimenti della magistratura, a dirsi estranei da qualsiasi notifica. E’ stato necessario, dunque, verificare l’unico “avviso” nel quale sono contenuti diciassette nominativi e cioè Diego Mandolfo, Giancarlo Poidomani, Giovanni Spadaro, Salvador Avola, Carmelo Scarso, Piero Covato, Carmelo Cerruto, Gaetano Cabibbo, Nino Cerruto, Vito D’Antona, Michele Mavilla, Giovanni Occhipinti, Leonardo Aurnia, Massimiliano Baglieri, Giovanni Giurdanella e Nino Frasca Caccia. Nei fatti, appunto, se si esclude Garofalo gli altri risultano come soggetti a procedimento per avere approvato l’assestamento di bilancio 2008 senza inserire per intero le somme relative agli arretrati contrattuali dei dipendenti comunali, somme, comunque, successivamente integrate non appena reperite le risorse necessarie e già pagate da alcuni mesi. Anche su questo fronte emerge il fatto che il consiglio comunale è un organo che esprime un parere politico in quanto il bilancio di previsione viene proposto dalla Giunta Comunale per cui è strano che l’indagine abbia avuto ad oggetto la civica assise, nella fattispecie i diciassette di maggioranza visto che la minoranza non votò il punto.

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