INDAGINE SUL BILANCIO DI PREVISIONE 2008. MODICA, CRITICHE ALL’AZIONE DEL SINDACATO

“Salvano la città dal dissesto finanziario con tutte le tristissime conseguenze che sarebbero derivate, e vengono denunciati da un sindacato per non aver previsto una somma da inserire nel Bilancio di previsione 2008, ma di cui è stata ampiamente assicurata, non solo l’inserimento nel Bilancio successivo, ma la regolare corresponsione allorquando la stessa somma sarebbe stata disponibile”. “Difesa d’ufficio” per i 17 consiglieri comunali indagati(alcuni dei quali in atto non hanno ancora ricevuto comunicazione)dalla Procura della Repubblica. E’ Ignazio Giunta del Pd ad intervenire nella vicenda che da sabato scorso è balzata agli onori della cronaca, dopo che i partiti di maggioranza, MpA, Sinistra Democratica, Una Nuova Prospettiva e, chiaramente, il Partito Democratico, hanno emesso un comunicato congiunto ufficializzando, di fatto, l’esistenza degli avvisi di garanzia. “C’è stato un impegno assunto in presenza di tutte le sigle sindacali dal sindaco Buscema e dalla sua amministrazione, sostenuti dai consiglieri di maggioranza – spiega Giunta – . A fronte di tale impegno una delle sigle sindacali presenti alla trattativa non accetta l’accordo e proditoriamente denuncia l’operato dei consiglieri di maggioranza trascinandoli davanti al giudizio della procura nel vano tentativo di dare un calcio definitivo verso il baratro al comune di Modica che versa in condizioni veramente disastrose. Eppure il dirigente sindacale che ha presentato l’esposto sapeva benissimo quali erano le condizioni del comune e come fosse veramente impossibile garantire in quel momento il dovuto proprio per il grave deficit in cui versano le casse comunali, e sa benissimo quale percorso virtuoso ha intrapreso il sindaco Buscema al fine di traghettare Modica verso lidi sicuri”. Giunta si chiede perché si è deciso solo ora di presentare un esposto alla procura e non prima, quando si percorrevano strade buie che hanno nei fatti determinato la situazione attuale e se c’era, forse, un legame particolare con l’amministrazione precedente che impediva di avviare azioni tendenti a proteggere i lavoratori? “Certamente un dato molto grave emerge da tutto questo – aggiunge – e cioè ora tutti hanno ricevuto un avviso di garanzia, quindi si sono allineati con “i cattivi” di una volta, per cui è sempre più legittimato il detto che “sono tutti di una pasta”, come dire che nonostante i migliori propositi della campagna elettorale, alla fine sono tutti uguali e pronti a mettere le mani nel torbido. Personalmente respingo fortemente il tentativo goffo di assimilare questa maggioranza alla precedente e confido nella competenza della nuova giunta, con cui possiamo veramente sentirci in mani sicure, come ha dimostrato sinora reggendo il timone con fermezza e consapevolezza”.
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