Punta Pisciotto(Scicli). Il Gip rigetta richiesta dissequestro dell’immobile che ospitava i cani che uccisero il piccolo Giuseppe

Il Giudice per le Indagini Preliminari presso il Tribunale di Modica, Maurizio Rubino, ha rigettato la nuova istanza presentata dall’ avvocato Francesco Riccotti, per il dissequestro dell’immobile di proprietà di Virgilio Giglio, il pensionato di 64 anni, sciclitano, principale accusato nell’indagine sui cani killer di Punta Pisciotto. E’ l’ennesima istanza che viene respinta visto che in tal senso, in precedenza, si era anche espresso il Tribunale della Libertà di Ragusa. E’, adesso, probabile che l’avvocato Riccotti segua la strada della Cassazione, ritenendo che ci siano, oramai, ad indagini chiuse, i presupposti per restituire l’immobile dove erano stati custoditi i cani al legittimo proprietario. Giglio poche settimane fa è tornato completamente libero dopo che lo stesso Gip aveva revocato la misura cautelare: Era stato arrestato la sera del 15 marzo dai carabinieri dopo che era stato ucciso da un branco di cani randagi il piccolo Giuseppe Brafa, 9 anni, di Modica. Complessivamente, nella vicenda, sono diciannove gli indagati. Lo scorso mese di maggio era stata effettuata l’opera di recupero richiesta dal sindaco di Scicli ed autorizzata dal Sostituto Procuratore della Repubblica di Modica, Maria Mocciaro, della struttura. L’impresa Giorgio Puccia di Modica e dalla Geo Ambiente di Belpasso avevano provveduto a rimuovere tutti i rifiuti speciali e pericolosi: bombole di gas, accumulatori contenente acido, numerosi pneumatici e una notevole quantità di amianto. Eliminati escrementi di animali, cartoni e quant’altro. Poi era stata effettuata la disinfestazione dei luoghi.

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