Scicli “ Dal governo regionale di centro destra tagli e amputazioni alla sanità pubblica”

Il governo di centro destra si sta rendendo artefice di indiscriminati e nefasti tagli alla sanità che penalizzano primariamente le fasce più deboli e il Servizio Pubblico a Scicli. Dopo lo sfascio clientelare di ieri oggi si prospettano delle vere amputazioni delle struttura dei servizi sanitari, con chiusura di ospedali che pur hanno svolto un dignitoso ruolo di riferimento per la sanità e garanzia di assistenza per TUTTI i cittadini, a prescindere dalla posizione economica o sociale. E’ più grave che non si esiti a sopprimere anche le quasi “eroiche” buone pratiche sanitarie che – spesso solo per responsabilità e abnegazione del personale medico e sanitario in genere – hanno tenuto i servizi e le prestazioni erogati su livelli medio-alti, nonostante la carenza di strumenti tecnici e finanziari e i tagli del personale. Il grido di allarme dell’ UDC – che seppur tardivamente, è oramai fuori dal governo regionale – arriva fuori tempo e desta forti dubbi e non poche perplessità, soprattutto in termini di efficacia del tentativo di arginare l’onda demolitrice partita già l’anno scorso. Allora diciamo chiaramente che ben venga qualunque iniziativa di contrasto a tale azione di smantellamento, ma occorre mantenere fermi alcuni presupposti imprescindibili e posizioni non negoziabili quali: – non toccare il Pronto Soccorso ma – per renderne efficace e affidabile l’azione – integrarlo con un “118” con medico a bordo, che nel caso di urgenze non trattabili a Scicli possa già puntare ai centri di soccorso più idonei al caso; – offrire più servizi e attività specialistiche e di interventi programmabili (esempio chirurgia generale, otorino, oculistica, ortopedica, etc.) – offrire più servizi poliambulatoriale e di diagnostica – ampliare l’offerta sanitaria assistita e ciò con l’impegno di utilizzare tutte le strutture dell’Ospedale Busacca che a breve saranno completate, che hanno caratteristiche e potenzialità uniche, e che per tale ragione non potranno rimanere nell’oblio ne tantomeno essere destinate ad altri usi, o peggio concesse a terzi per attività di sanità privata.
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