LO SBARCO DI POZZALLO. LA PROCURA DI MODICA APRE INCHIESTA E DISPONE L’AUTOPSIA SUL SOMALO GIUNTO CADAVERE

La Procura della Repubblica di Modica ha aperto un’inchiesta, com’era prevedibile, sullo sbarco di lunedì pomeriggio a Pozzallo. La magistratura inquirente ieri era in attesa delle relazioni delle forze dell’ordine per mettere ogni tassello della vicenda al suo posto. L’obiettivo è quello di capire quali e di chi siano le responsabilità di questo ennesimo viaggio della speranza finito in tragedia per un uomo, unica vittima, deceduto nel corso della traversata. E’ stato accertato che si tratta di un somalo di 25 anni che si trovava tra le 304 persone poi giunte, sotto scorta al Porto di Pozzallo. L’indagine potrebbe fare emergere responsabilità per Malta verso cui si potrebbe ipotizzare il reato di omissione di soccorso anche se dall’Isola dei Cavalieri ritengono che non ci fossero condizioni di pericolo per disporre gli interventi. La Procura, nel frattempo, ha disposto l’esame autoptico sul cadavere del clandestino che sarà eseguito nelle prossime ore. Lo scopo è quello di chiarire quali siano state le cause della morte. La polizia libica ha, intanto, arrestato due dei presunti organizzatori del viaggio. Si tratta di un ventiseienne eritreo che è stato trovato in possesso di un passaporto sudanese falso, e del proprietario dell’imbarcazione, un cittadino libico, che aveva denunciato dieci giorni fa il furto del natante per crearsi un’alibi. Una parte delle persone sbarcate si trova ricoverata in ospedale. Al “Maggiore” di Modica il più grave è un bambino di due anni per il quale è stata ipotizzata una sospetta broncopolmonite. “La situazione – spiega il direttore sanitario del nosocomio modicano, Piero Bonomo – è sotto controllo. I nostri medici ed il personale vario del “Maggiore” ma anche del posto medico di Pozzallo si sta impegnando per dare l’assistenza necessaria alle persone che sono state ricoverate ma mi sento di assicurare che non ci sono casi che possano preoccupare ed allarmare la popolazione locale”.

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