Modica: Consiglio Comunale. Ancora la gestione RSU al centro del dibattito. Consiglio rinviato a stasera

La seduta del consiglio comunale si è caratterizzata per una comunicazione del consigliere del Pdl Nino Gerratana avendo ad oggetto la vicenda dell’appalto RSU in Città. Il civico consesso nei fatti ha affrontato solo questo argomento ed è stato rinviato a domani sera (stasera per chi legge), perché seduta di sessione. Il rinvio è stato determinato per la mancanza del numero legale, i consiglieri di maggioranza avevano lasciato l’aula mentre era in discussione il punto relativo ad una variante del PRG sulla quale il dirigente si era riservato un approfondimento, sulla scorta delle osservazioni del capogruppo dell’Udc Paolo Nigro, in quanto gli atti sono stati siglati, come tecnico, dall’ing. Elio Scifo attuale assessore all’urbanistica ma titolare della pratica in oggetto molto prima della sua nomina. Presenti 27 consiglieri il consiglio comunale si apre con una comunicazione del consigliere del PDL Nino Gerratana all’amministrazione in riferimento all’appalto dei RSU in città. Aveva chiesto al Sindaco in data 25 maggio le informazioni sul nuovo appalto; la risposta era stata vivace e offensiva nei suoi confronti. Ciò che il Sindaco aveva scritto in replica non risultava vero. L’amministrazione prosegui, malgrado le riserve poste dal consigliere, nelle procedure d’appalto. Il dirigente del settore comunicava intanto che il contratto con la ditta Busso era stato risolto. Il 23 settembre il Sindaco da mandato al dirigente di espletare una manifestazione di interesse: una ditta con ordinanza assume la gestione dell’appalto. Il Presidente del consiglio comunale Paolo Garofalo constatato che il consigliere Gerratana ha superato il tempo dell’intervento gli toglie la parola . Il capogruppo del Pdl Luigi Carpenzano denuncia che non vengono prese in considerazione le comunicazione scritte in ordine al consiglio aperto sulla Tarsu e non si da la possibilità di terminare la comunicazione del consigliere Gerratana. Il consigliere del Pdl Tato Cavallino propone di bypassare il regolamento sui tempi di intervento atteso la valenza dell’argomento in discussione. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro ritiene che l’argomento dovrebbe interessare tutti e che aveva presentato un interrogazione urgente sul servizio RSU; la situazione adesso è mutata. Il consiglio è sovrano e quindi chiede formalmente che il Sindaco faccia chiarezza su alcune questioni legate alla nuova gestione. Ritiene che sia opportuno parlare dell’affidamento del servizio che l’amministrazione ha fatto. E’ necessario parlare di questa questione e la maggioranza non vuole. Il capogruppo di Nuova Prospettiva Antonino Cerruto ritiene che non sia questa la sede e il tavolo dove discutere il futuro dei lavoratori che sono rimasti fuori. Si dichiara in disaccordo con la possibilità di un intervento del consigliere Gerratana. Il Presidente mette ai voti la possibilità di prolungare il tempo di intervento del consigliere Nino Gerratana. La proposta viene accolta. Il consigliere Nino Gerratana rileva che il 7 ottobre il Sindaco dispone all’impresa di gestire il servizio. Vuole capire la differenza della consistenza economica dei costi tra la vecchia ditta e la nuova. Nella manifestazione di interesse non si fa riferimento al ribasso d’impresa mentre quella che ha l’appalto lo ha fatto. Sul piano occupazionale risulta ad oggi ci sono nove operatori disoccupati; cosa mai accaduta in città visto che il passaggio degli operatori da una ditta all’altra è automatico e scontato. I dipendenti hanno firmato un auto licenziamento prima di passare alla nuova ditta. Nessuna comunicazione è stata fatta alla precedente impresa per il passaggio dei lavoratori. L’altro ieri sera vengono assunti sei dei nove operari. Si chiede come mai lavoratori della ditta uscente stanno a casa e lavoratori che non c’erano oggi lavorano. Narra poi che il dirigente apre l’offerta e ammette una Ditta che non risiedeva in provincia. La richiesta era uguale e il sindaco si era impegnato a formalizzare una commissione per le valutazioni. Si chiede se la commissione è stata insediata o meno. Racconta di avere ricevuto minacce da parte di chi ne ha interesse perché non si occupasse della questioni RSU. Chiede un chiarimento sul versante occupazionale e di individuare le soluzioni. Invita il Sindaco a tutelare il lavoro e a verificarne le condizioni. Il Sindaco nella replica si dichiarare felice di affrontare la questione. Ritiene che c’è un limite a tutto. La questione dell’appalto è una situazione torbida, ingarbugliata. Noi abbiamo avuto il rispetto della legge e per la pulizia della città. C’è chi gioca sulla mia pelle, sui lavoratori e la Città che non ha avuto il servizio dovuto. Questo non è obiettivo di altri che mestano nel torbido; lavorano a favore una fazione; un lavoro che ha coinvolto anche i sindacati di categoria; tant’è che sono dovuti intervenire i rappresentanti confederali per individuare e concorrere alle soluzioni. Oggi la città è pulita. L’assessore Gerratana malgrado la ditta Busso non poteva fare il servizio sulla scorta di una sentenza al Tar non fece nulla per interromperla. In attesa della sentenza della CGA la ditta Busso continuò a mantenere il servizio. La ditta Agesp, seconda, non intese prendere il servizio. Il Sindaco chiese all’Ato ambiente di fare l’appalto della differenziata che sarebbe stato utile per facilitare la gestione della raccolta e lo smaltimento. Si perse un anno di tempo e oggi li potranno fare il comune di Modica e Vittoria. Sulla Ditta Puccia che doveva subentrare alla Ditta Busso venivano fatti i controlli sui mezzi dopo aver firmato il contratto; ma alla verifiche il dirigente registra che mancavano 50 cassonetti e per tale ragione ha risolto il contratto. La ditta Busso manteneva il servizio non avendone titolo e la Città era molto sporca E Gerratana non ha mai fatto una interrogazione su questo. La Ditta Puccia fece ricorso e si sentiva perseguitata. I titolari della Ditta Busso sono stati arrestati e quindi la situazione è precipitata. In prefettura contestavano al sindaco la gestione della Ditta di pulizia. La Città è sporca, la situazione difficile e a questo punto con ordinanza, ma per maggiori garanzia, si è fatta una manifestazione di interesse e non era obbligatorio, per ditte con sede Ragusa e Siracusa. A questo punto scatta la faida con una serie di azione di sbarramento tra fazioni. Tutti presentano ricorso. La ditta Geo ottiene dal giudice amministrativo l’apertura della busta previo il pagamento di una cauzione. La ditta Puccia comincia a lavorare e la Città è pulita. Le condizione della Ditta espressa nella lettera sono uguali a quelli della Puccia. La commissione sta facendo le verifiche dei mezzi della Geo e poi si vedrà. L’ordinanza alla ditta Puccia continuerà sino a quando Dietro l’occupazione dei lavoratori ci sono questioni torbide. La Ditta Busso continuava ad assumere il personale e il Sindaco non ne sapeva niente. La Busso rispondeva dicendo che con i propri soldi si poteva fare ciò che voleva. L’esubero rispetto al capitolato, commenta il Sindaco, è strumentale per mettere in difficoltà al nuova Ditta. L’amministrazione ha dichiarato che riconosceva 102 lavoratori e non si impegna a garantire assunzioni di personale dopo la data indicata del 28 aprile scorso. Pur di garantire la pace di tutti abbiamo fatto i cretini coprendo assunzioni precedenti sulla cui esigenza tralascia le motivazioni. Non si riconoscono assunzioni fuori da quelli indicati nel capitolato. La nuova Ditta poi si è ritrovato con promozioni di personale che non potevano essere riconosciute in quanto è valido il capitolato. Si sono riconosciute le qualifiche come da legge che indica nella fattispecie il giugno 2008. I 102 operari sono 77 a tempo pieno e 5 part time, più 18 autisti diventano 98,14 più tre assistenti e un’altra unità sono 102,14. La Ditta a sue spese ha assunto un’altra persona. L’amministrazione ha riconosciuto anche due assunzioni dì fatto dopo il 28 aprile scorso. Due unità sono rimaste fuori perché i loro contratti sono scaduti. Non si può garantire l’occupazione fuori dal capitolato. Quindi c’è un limite a tutto. Oggi vuole capire quale è il problema. La situazione è incancrenita. Con l’assegnazione della gestione con ordinanza della gestione si è seguita la legalità Può sostenere davanti a tutti queste ragioni, compreso la carica più alta quella del Presidente della Repubblica. Il consiglio affronta l’approvazione di una variante al PRG, ditta Tigram che era stata lasciata in sospeso in attesa di verifica in ordine all’attività di ingegnere dell’assessore Scifo a cui si intesta la pratica e per la quale nella seduta precedente aveva espresso rilievi il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro. C’è un atto che riguarda la scelta decisionale della Ditta che portano la firma dell’impresa e dell’ingegnere Scifo che non era incidente per il proseguo della pratica. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro chiede che il Sindaco Buscema si esprimesse su questa materia. Il Sindaco sostiene che il dirigente ha verificato che da quando l’ing. Scifo è assessore non ci sono firme determinanti di atti su progetti che portano la sua firma e ritiene che il punto possa essere approvato. Il capogruppo dell’Udc rileva che non è soddisfatto della risposta del sindaco e del dirigente. Ha consultato il fascicolo ma non ha trovato una relazione argomentata; ci sono però altrettanti atti meritevoli di attenzione e cita un procedimento. Sono stati integrati atti istruttori, datati e altri non datati, che completavano l’iter della pratica. L’iter di questa pratica è avvenuto nel periodo successivo alla proclamazione degli eletti del sindaco, degli assessori e del consiglio. L’8 maggio scorso quando la conferenza di servizio avvia la conclusione dell’iter l’ing. Elio Scifo era già assessore. Nigro pone una questione procedurale. Non può votare un atto firmato da un assessore dell’attuale giunta. Ove si dovesse procedere a trattare il punto, mentre registra l’assenza della maggioranza in aula, lo invita a procedere come da regolamento. Il capogruppo di Nuova Prospettiva Nino Cerruto chiede la verifica del numero legale e dopo l’appello del segretario generale, il Presidente prende atto che essendo presenti 14 consiglieri, la seduta va al rinvio di 24 ore cioè a domani.

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