Modica: Consiglio Comunale. Approvate quattro varianti al PRG e la modifica delle competenze della commissione edilizia. Consiglio sciolto per mancanza del numero legale

Quattro punti approvati, variazioni al PRG per insediamenti produttivi attraverso lo sportello unico e la modifica del regolamento edilizio della commissione edilizia di cui vengono compresse le competenze al fine di rendere più snello l’iter del rilascio del parere consuntivo per il rilascio, da parte del dirigente, delle concessioni edilizie. Presenti 17 consiglieri il consiglio si riapre con il punto relativo all’approvazione in variante al PRG ditta Tigram, punto per il quale il civico consesso ieri sera era stato rinviato. La maggioranza rimane sola in aula atteso che l’opposizione, tranne il consigliere Nino Gerratana, esce per far venire meno il numero legale. Il capogruppo di Nuova Prospettiva Nino Cerruto apre il dibattito con una serie di richieste di chiarimenti al dirigente del settore urbanistica nel mentre Gerratana in precedenza aveva invocato la verifica del numero legale. Ma il dibattito continua non essendo entrati in fase di votazione sul punto, come sostiene il presidente della pubblica assise. Gerratana richiede la verifica del numero legale che viene eseguita. Dodici i presenti e quindi la seduta prosegue. Si riprende con gli interventi con il consigliere Carmelo Cerruto che dichiara il voto favorevole al punto e chiede chiarimenti al capo settore in ordine alla specifica destinazione del fondo in cui sorgerà l’immobile; un immobile che sorgerà nel cuore del centro commerciale. Il consigliere Salvator Avola del Pd dichiara che la maggioranza sostiene questo progetto. Appena la maggioranza raggiunge il quorum per garantire la validità della seduta l’opposizione rientra in aula. Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso sostiene che il centro destra intende sacrificare l’aspettativa di un cittadino per motivi politici. Giudica erroneo quello che è successo. Per sostenere il conflitto di interesse ci vogliono i numeri. La condotta dell’assessore Scifo in questione non presenta ragioni di incompatibilità e di inopportunità. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro giudica stranissimo questo consiglio comunale. Si chiede, rispetto all’intervento del consigliere Scarso, non ritiene che nessuno vuole sbarrare la strada al cittadino che intende realizzare un’opera. Si vuole sapere chi è che contrasta questo disegno. Ribadisce che non c’è niente di personale nei confronti dell’assessore Scifo ma si tratta di un fatto di opportunità: quella di stasera non è una scelta tecnica ma bensì politica. Ribadisce che non lo hanno soddisfatto le dichiarazione del dirigente e del Sindaco in ordine alle ragioni addotte sulla incompatibilità dell’assessore Scifo nella fattispecie. Il consigliere Tato Cavallino rileva che in questa fattispecie il Presidente del Consiglio comunale non è stato bipartisan nel senso che in sede di votazione si è aperto il dibattito. Gli risulta strano questo perché il Presidente è rispettoso delle regole anche se in questo caso si comprende il suo atteggiamento anche se non si condivide. Al Sindaco rileva che il suo comportamento politico non è stato onesto perché aveva dichiarato che bastava una sola firma dell’ing. Scifo sulla pratica e avrebbe ritirato l’atto. Ma così non è andata. Il Presidente del Consiglio Comunale ritiene che se è stato commesso qualche errore chiede scusa; ma ritiene che avrebbe bisogno della collaborazione di tutti per rendere più facile e più produttiva la gestione del civico consesso. Il consigliere del Pdl Michele D’Urso ritiene che non c’è bisogno di scuse perché non c’è malafede ma si commettono errori. La maggioranza ha commesso un errore politico quando ieri è scomparsa dall’aula per consentire il rinvio del punto posto a rischio. Nessun richiamo alla deontologia perché chi ha i numeri, cioè la maggioranza, deve garantire le votazioni. Oggi è successo un fatto grave, senza richiesta di scuse, ma l’errore è stato fatto. E’ caduta nel vuoto la richiesta di verifica del numero legale quando la maggioranza non aveva i numeri e si fatto quando c’erano. Non si possono fare dichiarazioni di voto che sono invece dibattiti. Al vice presidente del consiglio comunale Avola non può fare una dichiarazione di voto quando un altro consigliere dello stesso gruppo li ha già fatti. Ciò è servito a raggiungere il numero legale. Denunceremo il metodo e annuncia il voto contrario. Rispetto alle varianti attendiamo lo sviluppo ordinato della Città e non per votare varianti. Propone l’immediata discussione sulla variante del PRG. Il consigliere Giuseppe Minardo dell’Udc dichiara la sua difficoltà sulla conduzione dei lavori: la bontà del Presidente non paga e ricorda la regola dell’intervento di più di un componete di un gruppo eccezion fatta per posizione diversa. Bisogna applicare il regolamento in modo rigoroso. Il consigliere di Modica in prima piano Michele Colombo annuncia il voto negativo perché contro le varianti perché non aiuta a portare il consiglio il PRG. Al voto la delibera della variante Ditta Trigam viene approvata con 11 voti a favore e nove contrati e un astenuto Si passa al punto relativo all’approvazione della variante al PRG della ditta Incatasciato, in contrada Cisterna Salemi in zona E3 con tremila metri cubi. Ai voti la delibera della variante, Ditta Incatasciato, viene approvata con 11 voti a favore e 5 astenuti. Si passa al punto relativo alla variante al PRG ditta Sammito Si tratta anche di una media struttura di vendita adibita a punto commerciale vicino alla zona artigianale nella parte nord senza però incidere sulla espansione di quest’ultima con 3.550 metri quadrati. Il capogruppo dell’ Udc Paolo Nigro chiede se l’amministrazione quando sono stati approvati questi progetti si è mai pensato nel limite del possibile se la richiesta di una coniugazione della realizzazione di un’opera e quella di un micro intervento a beneficio dei cittadini possa essere possibile. Non gli pare che su questo ci sia stata traccia. Il dirigente sostiene che l’atto non inficia l’ampliamento della zona D ma si dovrebbe pensare ad un atto di urbanistica negoziata a favore della collettività. L’Assessore all’urbanistica Elio Scifo sostiene che le varianti sono medie strutture di vendita. Tutte queste varianti hanno però consentito ai propri atri di lasciare fasce di area a disposizione della collettività. Anche su questo progetto il proprietario lascia un’area a beneficio del Comune per allargare una strada. Quindi c’è sempre un vantaggio. Queste strutture di vendita consentiranno una ricaduta in termini occupazionali L’urbanistica negoziata è un riferimento certo, inserendolo nel regolamento urbanistico, nella nuova variante al PRG. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro si ritiene insoddisfatto della risposta dell’assessore Scifo. La ragione è legata al PRG per quale si dichiara pronto a discuterlo ma si è impantanato. Questo è il risultato quindi e le parole dell’assessore si spiegano da sole. Insoddisfacente l’atteggiamento assunto dalla maggioranza rispetto alle proposte formulate dall’opposizione in ordine alla questione della negoziazione urbanistica. E dichiara l’astensione del gruppo. Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso dichiara il voto favorevole al punto così come il PD per bocca del capogruppo Giovanni Spadaro. Ai voti la delibera viene approvata a maggioranza con 11 voti a favore e 4 astenuti. Viene anticipato il punto relativo alla modifica di tre articoli della commissione edilizia. L’Assessore Elio Scifo relaziona per l’amministrazione. Ritiene la necessità di accelerare l’iter del rilascio delle concessioni a beneficio del cittadino e dell’erario . Bisogna accorciare i tempi di rilascio della pratica che rimane 40 giorni in commissione e atteso che oggi il parere viene rilasciato dal dirigente e non dall’assessore pro tempore. L’amministrazione intende intervenire sulle competenze della commissione edilizia riducendole; la commissione deve riunirsi solo su richiesta del dirigente e per le materie che rimangono di competenza. L’obiettivo è quello di snellire l’iter burocratico. Il capogruppo dei Popolari Salvatore Cannata ritiene che la commissione edilizia da una consulenza al parere già emesso dal dirigente. Si tratta di un passaggio in più. Ritiene opportuno che venga abolita la commissione edilizia in quanto ormai svuotata di contenuto. Annuncia l’astensione del voto per queste ragioni. Il capogruppo dell’Mpa Carmelo Scarso si trova d’accordo con le posizioni del consigliere Cannata in quanto la commissione edilizia da parere consuntivo, non incide sulla commissione urbanistica; insomma si occupa di competenze superflue. Il consigliere Carmelo Cerruto del Pd presidente della commissione urbanistica ritiene importante approvare le modifiche senza cambiare le funzioni della commissione edilizia; se ne riparlerà dopo l’approvazione del Piano Regolatore. Il consigliere di Idea di Centro Giovanni Migliore si ritiene d’accordo con il consigliere Scarso. Nel bilancio dello scorso anno c’erano in bilancio somme per 57 240 euro mila euro; quest’anno sono a zero. La commissione molte volte non si riunisce per mancanza del numero legale. La commissione rimanga in vita solo per lo studio del PRG, per il resto gli toglierebbe le altre competenze per snellire l’iter del rilascio delle concessioni. Il segretario generale dichiara che l’abolizione della commissione non è possibile. Il capogruppo dell’Udc Paolo Nigro ritiene che l’amministrazione ha memoria corta e ricorda che fu il consiglio comunale tutto in un’apposita seduta volle la commissione edilizia . Il civico consesso invio alla Regione una serie di richiesta di pareri in ordine alla sua istituzione e su questo si regolò. Oggi si chiede di cambiare le mansioni della commissione che peraltro ha difficoltà a riunirsi l’amministrazione non ha proceduto a surrogare chi è passato a miglior vita. La commissione non ha avuto mai il suo plenum. L’Assessore non si è premurato a verificare se la commissione ritarda l’iter delle pratiche con un incontro con il Presidente. Il ritardo del rilascio delle concessioni è dovuto all’atavica insufficienza del personale nel settore urbanistica. Questo è il vero problema: mancano gli istruttori tecnici. Chiede l’elenco delle pratiche che hanno i termini scaduti e non vanno in commissione. Il concetto è quello di sbloccare le pratiche. Si chiede se è il caso allora di approvare queste modifiche e chiede risposte ai rilievi che attende dall’amministrazione. Il consigliere Carmelo Cerruto precisa che il voto della sinistra sull’istituzione della commissione edilizia fu favorevole solo e limitatamente al parere che avrebbe dato al PRG allora pronto per andare in consiglio. La convocazione poi della commissione edilizia è apparsa vana in quanto strumento di indirizzo politico, quello della precedente maggioranza. Per tale ragione la commissione urbanistica ha invitato solo il dirigente. Il consigliere Tato Cavallino ritiene che non bisogna innescare meccanismi che si rifanno a vecchie maggioranze e che l’attuale vorrebbe smembrare. Non è il caso. Ritiene che la commissione edilizia non ritardi le pratiche e che bisognava comunque sentirla in ordine alla modifiche che si vogliono attuare. Superfluo svuotarla di contenuti. L’Assessore Elio Scifo rileva che i componenti della commissione potevano esser cambiati e non è stato fatto; ci sono però pratiche osservate dai componenti della commissione e altre da nessuno sino al silenzio assenso che matura dopo 40 giorni. Il dirigente illustra le motivazioni per le quali ha proposto le modifiche del regolamento che si basa sulla non essenzialità del parere su alcuni tipi di progetti. Bisogna specializzare l’attività della commissione edilizia ovvero l’urbanistica di largo respiro. Dopo una sospensione per un confronto tra i gruppi consiliari che produce un emendamento in ordine alle competenze della commissione edilizia che così è stato scritto: “La commissione da parere al dirigente su PRG, regolamenti urbanistici edilizia e ambientali nonché su fattispecie espressamente previste dalla legge”. Nelle dichiarazioni di voto l capogruppo di nuova prospettiva Nino Cerruto vota a favore, quello dei popolari Salvatore Cannata si astiene in quanto si è definita una competenza di un organo che lui abolirebbe. L’emendamento viene approvato a maggioranza con 14 favorevoli , 2 contrari e un astenuto L’Udc annuncia il voto contrario sulla delibera che come del resto ha fatto sull’emendamento perché le richieste formulare all’amministrazione pur prendendo atto che ci sono state risposte sui rilievi che però non soddisfano e non state utili a chiarirci le idee. Non ha senso svuotare di contenuti la commissione: Questa c’è o non c’è. Atteso che il dirigente vuole modulare l’attività dell’ufficio urbanistico sulla scorta di leggi nazionali che si applicano anche in Sicilia esige coerenza nel senso che il testo unico enti locali acclara, nella fattispecie, la palese incompatibilità dell’assessore Scifo nel ruolo di professionista nella qualità. La delibera nel suo complesso viene approvato a maggioranza con 12 voti favorevoli, due contrari e tre astenuti. La seduta del consiglio a questo punto, mancando il numero legale, la maggioranza era già fuori dall’aula, viene sciolta.

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