Si inasprisce il rapporto tra sindacati ed amministrazione comunale. Dopo la chiusura del dialogo con la Cisl e le accuse lanciate ad alcuni “sindacalisti-tifosi” nello sfogo sulla vicenda rifiuti, il sindaco Buscema attacca a testa bassa i rappresentanti sindacali dei dipendenti comunali, con frasi che suonano più come un “rimprovero” indirizzato anche ai confederali. “Questa Amministrazione – dice Buscema – è stata fin troppo paziente verso i metodi estremi di un sindacalismo che, in nome della tutela dei dipendenti, non si rende minimamente conto che la tutela di tutta la città e degli stessi dipendenti passa proprio attraverso il capovolgimento dei metodi e delle scelte che hanno condotto al disastro che abbiamo ereditato un anno fa. Nessun sindacalista – prosegue con tono duro – pensi che l’Amministrazione può passare sopra le denunce e i toni di sfida. E’ ora di rimettere l’interesse pubblico al centro dell’attenzione generale dei nostri concittadini”. Causa scatenante dell’ennesima “voce grossa” del Sindaco, la vicenda legata ai nuovi orari di lavoro dei dipendenti comunali. “Registriamo, basiti e increduli – avevano scritto i sindacati aziendali – che il Sindaco con proprio atto decide di applicare un solo rientro settimanale determinandone orario e flessibilità. Una posizione che ci vede assolutamente contrari nel merito e nel metodo”. Ma, probabilmente, a far scattare la reazione dura del primo cittadino, sono state altri passaggi della nota sindacale, come ad esempio quando i sindacati scrivono che “questa decisione allarga la distanza tra l’ente e i dipendenti comunali molti dei quali, chi ha figli piccoli o in giovanissima età, si vedranno costretti a cambiare qualità della vita. Dobbiamo registrare – sottolineano dai sindacati – che rispetto ai principi ispiratori, del cattolicesimo praticante e quindi rispettosi del prossimo, di questa amministrazione e di cui si trae ispirazione nel programma elettorale, la decisione assunta collide con tali enunciati ed è per tale ragione che riteniamo che sia stata assunta più d’impeto e atteggiamento istintivo che con la moderazione della ragione”. Buscema replica a tono. “I sindacalisti condiscono la loro comunicazione di assenso al nuovo piano di lavoro, con una serie stucchevole di contumelie su presunti atteggiamenti persecutori o ritorsivi o irrispettosi da parte dell’Amministrazione, fino al punto da evidenziare addirittura un contrasto tra i principi del cattolicesimo e la specifica decisione sui buoni pasto! Suvvia signori sindacalisti! Il vostro comunicato in merito ai rientri settimanali è una assoluta sceneggiata”.
Modica. Il sindaco contro i sindacati dei lavoratori
- Ottobre 28, 2009
- 6:04 pm
Condividi su facebook
Facebook
Condividi su twitter
Twitter
Condividi su whatsapp
WhatsApp
Condividi su email
Email
Condividi su print
Stampa