E’ stato Paolo Meazzini, ordinario di Psicologia clinica dell’Università di Udine, uno dei luminari del settore, direttore scientifico, tra l’altro, della rivista “Psicologia e scuola”, a concludere, ieri sera, i lavori del convegno “Arte del vivere, tra etica e creatività…quando educare è un piacere”, tenutisi a Villa Di Pasquale, a Ragusa. Promosso dalla cooperativa Cos, il convegno ha fatto registrare la presenza di ben quattrocento operatori in prevalenza del mondo della scuola. Il professor Meazzini ha parlato diffusamente della psicologia positiva, sostanzialmente orientata agli aspetti positivi dell’uomo, dalla felicità, alla saggezza, alla capacità di controllare gli stress, favorendo il fatto di diventare persone socialmente sensibili agli altri. “L’attività che stiamo cercando di portare avanti – ha chiarito Meazzini – è come tradurre questa filosofia di vita in procedure didattiche. Diciamo che stiamo provando a trasformare l’insieme della suddetta visione in procedure specifiche nel mondo della scuola. Vorremmo insegnare agli studenti, ad esempio, a confrontarsi con i problemi esistenziali della vita. Quali le scelte da fare una volta completata la scuola, come convivere con persone di diverse estrazioni, come intrattenere rapporti o, ancora, come gestire e controllare la collera, come arrivare a negoziare su punti di vista diversi e, perché no, come organizzarsi una vita felice”. Meazzini ha catturato l’uditorio sostenendo che “il presupposto della psicologia positiva è il contrapposto della filosofia buddista che è di accettazione. Noi pensiamo che uno, per essere felice – ha aggiunto – deve anche impegnarsi a farlo. Tutto questo, per essere realizzato, esige un cambiamento fortissimo nella figura del docente, che deve possedere delle caratteristiche che per il momento non ha. In assenza di questa figura tutta l’impalcatura crollerebbe, avendo di fronte a noi ancora insegnanti di vecchio stampo”. La sessione pomeridiana del convegno era dedicata a “Le politiche educative”. Giovanna Triberio, psicoterapeuta, ha parlato di emozioni, chiarendo la necessità di prevenire il disagio, in particolare sostenendo la difficoltà di leggerle, soprattutto per i piccoli studenti, oltre alla paura di manifestarle. Enzo Bonomo, dirigente scolastico dell’istituto professionale di Stato Grimaldi di Modica, ha tratteggiato i caratteri del ruolo che un dirigente deve avere per cercare di rendere la scuola un luogo piacevole. Mentre, in conclusione, Antonino Marù, psicoterapeuta e presidente della cooperativa Cos, ha parlato della psicologia del buon genitore, specificando quali gli atteggiamenti e gli stati d’animo che accompagnano la relazione educativa. Tra i workshop della fase pre-convegno, interessante il momento di confronto avviato con i 28 partecipanti da Marcella Fragapane, fondatrice e direttore del Teatro delle ombre a Firenze, che, attraverso l’utilizzo di tecniche pittoriche, ha spiegato che “la fiaba si pone come momento altamente formativo e creativo nella formazione e nella crescita psico-pedagogica del bambino e diventa mezzo privilegiato nel percorso didattico-formativo della scuola dell’obbligo”.
Alla ricerca di una nuova cultura educativa, Ragusa, psicologia positiva, il prof. Meazzini ha concluso i lavori del convegno
- Ottobre 31, 2009
- 10:05 am
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