DISCRETA AFFLUENZA NEL GIORNO DEI DEFUNTI AL CIMITERO DI MODICA

Commemorazione dei defunti come tradizione vuole. Il cimitero di contrada Piano Ceci è stato, in questo ponte dei Morti, un continuo via vai di modicani che hanno voluto ricordare, con un fiore ed una preghiera, i propri cari venuti a mancare. Centinaia le persone riversatisi, tramite le auto o i bus navetta messi a disposizione dall’Ast e dal Comune, al camposanto. Ieri mattina, alle 10, la banda musicale ha percorso il viale principale del cimitero, suonando marce funebri e giungendo sino all’ossaia comune ed al monumento ai caduti, dove, alle 11, su di un palco allestito per l’occasione, il vicario foraneo Don Umberto Bonincontro, ha officiato il rito religioso di commemorazione dei defunti, con un pensiero rivolto anche ai modicani caduti in guerra ed alle vittime dell’alluvione. Presenti, oltre ad una rappresentanza del clero modicano, anche alcuni esponenti delle istituzioni politiche cittadine. E sempre ieri mattina, cerimonia anche alla stazione ferroviaria, dove i soci del dopolavoro ferroviario si sono riuniti ieri per una breve e toccante cerimonia, durante la quale è stato deposto un mazzo di fiori ai piedi della lapide che ricorda i ferrovieri caduti sul lavoro. “La memoria è il fondamento di ogni identità, individuale e collettiva” ha detto il presidente del Dopolavoro ferroviario, Giuseppe Pitino. Con questo spirito sono stati commemorati, dai ferrovieri presenti, sia in servizio che oramai in quiescenza, i colleghi tragicamente venuti a mancare, in vari incidenti sul lavoro accaduti nel corso degli anni passati, che hanno visto come tragici protagonisti colleghi che hanno trovato la morte durante l’espletamento del loro lavoro lungo la tratta ferroviaria che percorre la provincia iblea.

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