Si sono svolti i funerali di Loredana Modica. “La città da oggi ha una protettrice in cielo”

“Adesso Modica ha una protettrice in cielo”. Con queste parole il vicario foraneo, Don Umberto Bonincontro, ha ricordato Loredana Modica, la corrispondente del Giornale di Sicilia, la cui penna ha finito di scrivere domenica mattina all’età di 45 anni. Don Umberto, nell’omelia durante i funerali svoltisi stamattina nel duomo di San Pietro, ha ripercorso le tappe della vita di Loredana. “La conoscevo bene, abbiamo collaborato per diverso tempo – ha detto il prelato che è anche giornalista pubblicista -. Dopo l’avvento del male che oggi la porta lontano da noi, è cambiata. Ha ritrovato una fede intensa e viva, ha esaltato le sue doti, la sua giovialità e la sua voglia di vivere, donandosi agli altri, nel volontariato e nella solidarietà più vera. Questo è il dono che Loredana ha fatto a noi tutti, prima di andarsene via, anticipandoci in cielo”. Tante le lacrime, tanti gli sguardi tristi da parte dei familiari, parenti, amici, colleghi e lettori. Accanto alla madre ed ai fratelli, si è stretto tutto il mondo di Loredana: il Giornale di Sicilia, con il rappresentante del Cdr Giuseppe Martorana e con i colleghi di Modica e di tutta la provincia; il giornalismo ibleo dal segretario dell’Assostampa iblea Gianni Molè che, nel ricordo finale, ha tracciato un profilo della Loredana Modica giornalista appassionata e promotrice della nuova fase del sindacato ibleo, ai colleghi di ieri ed agli amici di sempre; il mondo della protezione civile, con le giubbe rifrangenti della “sua” Associazione volontari città di Modica; il volontariato con gli amici conosciuti negli ultimi anni nel servizio verso gli altri. E poi c’era la Modica delle istituzioni, dal Sindaco Antonello Buscema, all’ex primo cittadino Piero Torchi nella veste di amico e collega, ma anche diversi consiglieri comunali ed assessori di ieri e di oggi, sindacalisti, forze dell’ordine, rappresentanti dell’associazionismo, tutti nomi e cognomi che la sua penna ha scritto citandone frasi, gesta e commenti. Assai commovente, al termine della celebrazione, sia il ricordo dell’amica Isabella Papiro che ha letto un brano tratto dal Cantico dei Cantici, assai apprezzato da Loredana, sia quello di Tino Iozzia, responsabile dell’ufficio di corrispondenza del Giornale di Sicilia di Ragusa, che con lei ha condiviso oltre vent’anni di lavoro quotidiano fianco a fianco, sia al giornale che nell’esperienza di Radio Emmeuno. Poi il corteo verso l’uscita, con la bara in legno chiaro, che lentamente ha attraversato la navata centrale e la scalinata. Un procedere adagio, come se Loredana stesse ringraziando uno ad uno tutti i presenti. Sorridendo, come suo solito. 

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