Ispica ha celebrato il 4 Novembre presso l’auditorium ‘Madre Crocifissa Curcio’

Si è svolta ieri, presso l’auditorium ‘Madre Crocifissa Curcio’ di Ispica, la solenne celebrazione del 4 Novembre, anniversario della fine della prima guerra mondiale e giornata nazionale delle Forze Armate. Alla presenza di molti cittadini ed autorità civili e militari, sono stati consegnati tre ‘Attestati di Benemerenza’ ad altrettanti militari ispicesi che si sono distinti per la loro carriera e la partecipazione a missioni di pace: il Capitano dell’Aeronautica Militare Giuseppe Canto, il Capitano dei Carabinieri Carmelo Rustico e il Marò in congedo Carmelo Peluso. L’ex Marò Carmelo Peluso è stato insignito della Medaglia Commemorativa ‘Operazioni di pace in Libano’, per la sua partecipazione alla missione ONU del 1982; il Cap. C.C. Carmelo Rustico, che nel 2005 ha partecipato alle operazioni per il mantenimento della pace in Bosnia nel contingente ‘European Union Force’, è stata conferita la Medaglia Commemorativa ‘Operazioni di pace’ e la Medaglia Commemorativa ‘NATO Bosnia-Herzegovina’; il Cap. A.M.Giuseppe Canto, con una lunga e prestigiosa carriera militare alle spalle, è stato insignito di diverse onorificenze, tra cui la Medaglia Mauriziana al merito dei 10 lustri di carriera militare, la Croce d’Oro per anzianità di servizio e le medaglie commemorative per le operazioni NATO in Bosnia-Herzegovina e Kosovo. “Credo sia necessario, in questa ricorrenza, coinvolgere tutti, ma soprattutto rammentare ai giovani il sacrificio dei nostri Caduti – ha dichiarato il Sindaco Piero Rustico nel suo discorso celebrativo – perché questo possa aiutarli a riflettere affinché diventino anch’essi operosi protagonisti nella risoluzione delle diverse problematiche che attanagliano la nostra società. Il nostro pensiero oggi va ai nostri soldati che, obbedienti alla coscienza morale e civile, si sono fatti portatori di pace, di unità e di libertà in altre Nazioni. Onore al merito alle Forze Armate, che continuano a garantire ordine e stabilità alla vita civile, che con il loro operato affermano la determinazione dell’Italia a fare la propria parte nel rendere il mondo migliore”.