ARATURA e SEMINA TIPICHE DI UN TEMPO. DAL 13 al 15 NOVEMBRE A RAGUSA SI RIVIVONO EMOZIONI AGRESTI DEL PASSATO

La passione dei fondatori dell’associazione culturale “Ricordi di Terra Nostra” è sempre viva. Ecco perché è stato organizzato un altro speciale evento, il secondo dopo il successo ottenuto lo scorso anno, sull’aratura e la semina tipiche di un tempo. L’associazione culturale “Ricordi di Terra Nostra” ha promosso, con il sostegno del Comune di Ragusa e della Provincia Regionale, un vero e proprio tuffo nel passato. In contrada Fortugnello, presso l’azienda Tidona, venerdì 13, sabato 14 e domenica 15 novembre si terrà la dimostrazione dell’aratura così come si usava fare da queste parti nei primi anni dello scorso secolo, il Novecento. Chi avrà la possibilità di assistere potrà emozionarsi di certo nel ripercorrere gli usi e i costumi di una volta che l’associazione, rispettando in pieno lo spirito di allora, ha voluto far rivivere in tutto e per tutto. Accanto all’aratro tirato da un asino, ci sarà un altro ingranaggio simile cosiddetto “a spalla” che sarà invece trascinato da una coppia di buoi. Quindi si procederà con la semina a mano delle fave, curata da un’anziana signora, dopo che i solchi dell’aratro tradizionale lasceranno una striscia di circa trenta-quaranta centimetri. In questa tre giorni, però, ci sarà spazio per altre dimostrazioni con i mezzi meccanizzati risalenti agli anni Cinquanta dello scorso secolo. Due trattori d’epoca, messi a disposizione da aziende del posto, mostreranno come si arava a quei tempi. L’evoluzione tecnologica, però, non si fermerà. Da qui l’utilizzo di mezzi moderni che effettueranno arature senz’altro più vicine a quelle a cui siamo abituati oggi. Immancabile, poi, la degustazione di prodotti tipici. L’appuntamento è in programma, per tutti i tre giorni, dalle 9 alle 13. Numerose adesioni da parte di vari istituti scolastici sono già state raccolte, tanto è vero che si prevede la presenza di 400 studenti per la giornata di venerdì e, almeno fino ad ora, di 200 per sabato. Anche se il numero è destinato a crescere. La giornata di domenica è principalmente rivolta agli appassionati e a quanti vogliono riprovare emozioni ormai perdute. Oltre al primo evento, lo scorso anno, in tema, l’associazione culturale ha promosso, all’inizio del periodo estivo, la mietitura del grano, adattandola a contesti storici risalenti a decenni addietro.

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