INCHIESTA CANI KILLER DI PUNTA PISCIOTTO(Scicli). LA PROCURA DI MODICA CHIEDE PROROGA PER LE INDAGINI PRELIMINARI DI SEI MESI

La Procura della Repubblica di Modica ha chiesto al Gip una proroga dei termini delle indagini preliminari sui cani killer di Punta Pisciotto. Questo perchè si tratta di un’inchiesta complessa i cui termini sono scaduti in questi giorni. La magistratura inquirente ha richiesto altri se mesi di tempo per indagare e, dunque, si andrebbe oltre l’anno della tragedia che segnò la morte del piccolo Giuseppe Brafa, sbranato dai randagi il 15 marzo scorso. Sulla vicenda, tra l’altro, domani sarà conferito l’incarico al consulente tecnico d’ufficio, il professore Michele Panzera, Ordinario di Etologia Veterinaria e Benessere degli animali dell’Università di Messina, per stabilire se la tragedia potesse essere evitata. L’inchiesta, come si sa, è stata suddivisa in due tronconi. Nel primo sono 19 gli indagati, nel secondo sono indagate otto le persone per reati di natura ambientale anche se sue persone risultano coinvolte in via del tutto marginali. Panzera, già indicato lo scorso mese di luglio al quale non potè essere affidata la perizia per la consulenza, atto non ripetibile, non si potè effettuare poiché il difensore di uno degli indagati, il comandante la polizia municipale di Scicli, Franco Nifosì, il 24 luglio avanzò richiesta di incidente probatorio e che non è stato mai fissato per inattività del richiedente che di fatto aveva bloccato il procedimento. Alla luce di ciò su iniziativa della Procura l’attività riprende a partire dalle 11,30 di domani quando sarà conferito l’incarico. Nei giorni scorsi era stato dissequestrato l’immobile incriminato di Punta Pisciotto mentre il principale indagato, Virgilio Giglio, proprietario della struttura dove un certo periodo di detenzione e di domiciliari è oramai in libertà. Risulta, poi, che il comandante della stazione carabinieri di Sampieri, Giuseppe Agosta, sia indagato per una delle prime aggressioni, di lieve entità, da parte dei cani e, dunque, non per la tragedia di marzo.

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