RAGUSA: UN’ORDINANZA PER CONTENERE IL FENOMENO DELLA PROSTITUZIONE. Il provvedimento del Sindaco servirà ad avviare un’azione di prevenzione per contrastare l’attività di meretricio nei luoghi pubblici

Contrastare la prostituzione su strada che provoca l’aumento non solo dell’insicurezza percepita dalla cittadinanza ma anche la grave turbativa alla libera fruizione delle aree pubbliche ed alla funzione cui le stesse sono destinate. E’ questo il motivo per il quale il Sindaco di Ragusa Nello Di Pasquale intende quanto prima emanare un’ordinanza che avrà lo scopo precipuo di avviare un’incisiva azione di prevenzione per combattere il fenomeno della prostituzione, in particolare quello esercitato nei luoghi pubblici, fenomeno che tende sempre più a consolidarsi in città sia nelle ore diurne che notturne. “Con l’ordinanza che firmerà nei prossimi giorni – dichiara il Sindaco Nello Dipasquale – intendiamo mettere un freno alle attività di meretricio che favoriscono l’insorgenza di fatti criminosi ad essa collegati come il favoreggiamento dell’immigrazione clandestina, lo sfruttamento della prostituzione, anche minorile, lo spaccio di stupefacenti”. “Sulla necessità di emanare detto provvedimento – continua il primo cittadino – ho avuto modo di confrontarmi anche con il consigliere comunale Filippo Frasca, mio collaboratore in materia di sicurezza ed ordine pubblico, ed abbiamo convenuto sulla necessità di adottare delle misure preventive che, una volta messe in atto, saranno utili a dare maggiore serenità alla cittadinanza”. Il provvedimento, in fase di elaborazione, disporrà quindi in tutto il territorio comunale il divieto di sostare sul suolo pubblico, in luoghi pubblici ed aperti al pubblico in atteggiamento che inequivocabilmente deponga allo svolgimento dell’attività di meretricio. Al divieto dell’attività di prostituzione su strada ed in tutti i luoghi pubblici, si aggiunge anche il divieto a chiunque, in dette aree, di contrattare ovvero concordare prestazioni sessuali oppure intrattenersi, anche solo per chiedere informazioni, con soggetti che esercitano palesemente l’attività di meretricio.
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