LA CAMERA PENALE DI MODICA CONTRARIA AL DDL SUL PROCESSO BREVE

La Camera Penale di Modica esprime contrarietà al ddl sul “processo breve”, ritenendolo non corrispondente alle esigenze della giustizia italiana, rilevando che il ddl, pur affrontando il reale problema di stabilire tempi certi per le vicende processuali, persegue tale obiettivo in modo inadeguato e contraddittorio. “E’ invero – spiega il presidente della Camera Penale, l’avvocato Salvatore Poidomani – che ignora completamente i tempi procedimentali precedenti l’esercizio dell’azione penale, che sono la ragione prima della violazione del principio di ragionevole durata. Affronta, poi, il problema con interventi estemporanei ed emergenziali quando, invece, è indifferibile una riforma complessiva del sistema giustizia”. Per la Camera Penale il decreto sul “processo breve” discrimina irragionevolmente gli imputati in ragione delle condizioni soggettive o della natura e gravità del reato. “Ma esclude anche – aggiunge Poidomani – reati di marginale rilevanza penale includendone altri più gravi, mentre il diritto al processo di durata ragionevole, come fattore del giusto processo, non tollera discriminazione di sorta e deve trovare attuazione nel rispetto del principio di uguaglianza”. Una posizione, dunque, che i penalisti modicani, come quasi l’intera categoria italiana, non condivide. Saranno giorni di lotta, insomma, e di polemiche tendenti a bloccare le intenzioni del governo contenute nel decreto. “Assolutamente si – conclude Salvatore Poidomani – è inaccettabile tutto ciò”.

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