VITTORIA: CONTROLLI ALLA FIERA EMAIA. MAXI SEQUESTRO DI CAPI CONTRAFFATTI E CD ILLECITAMENTE RIPRODOTTI. ARRESTATI 4 SENEGALESI PER VIOLAZIONI DELLE LEGGI SULL’IMMIGRAZIONE

Nell’ambito delle attività della Guardia di Finanza, sempre maggiore importanza continua ad assumere, nell’ambito dei poteri di polizia “economico-finanziaria”, la lotta alla contraffazione dei marchi ed alla pirateria audiovisiva ed informatica, al fine di garantire la tutela del mercato e conseguentemente la difesa dei consumatori. Infatti, allo scopo di tutelare gli esercenti in regola, sono stati intensificati, soprattutto nell’ultimo fine settimana appena trascorso, i controlli nei confronti dei commercianti, specie nell’ipparino, in concomitanza con la Fiera Emaia di Vittoria. Inoltre è stato effettuato un ampio monitoraggio dal punto di vista fiscale ed amministrativo per la concessione degli stand presenti all’interno della Fiera. Rilevate anche numerosissime infrazioni inerenti il mancato rilascio dello scontrino fiscale. Per quanto riguarda il contrasto alla commercializzazione illecita di materiale audiovisivo e di capi contraffatti, tra sabato e domenica, a Vittoria, sempre nei pressi della tradizionale Fiera di San Martino, sono stati messi a segno diversi colpi dai militari della Guardia di Finanza di Ragusa e Vittoria. Sono stati sequestrati più di 130 capi di abbigliamento contraffatti, di famose griffe, dai jeans recanti marchio D&G e Burberry, ai giubbotti Belstaff, Moncler, Blauer, Refrigiwear, per finire con i pullover Lacoste e Harmont e Blaine. Inoltre sono stati rinvenuti più di 3300 supporti audio-visivi, tra CD, DVD e giochi per Playstation. Gli stessi sono stati sottoposti a sequestro perchè risultati privi del contrassegno S.i.a.e.. I responsabili, cinque ambulanti di origine extracomunitaria, tutti sprovvisti di documenti di identità e tantomeno di permesso di soggiorno sono stati fermati ed accompagnati presso gli uffici della Compagnia di Ragusa, per gli accertamenti di rito. I riscontri informatici esperiti permettevano di rilevare che quattro dei cinque extracomunitari fermati, risultavano già inseriti nella banca dati del casellario centrale d’identità, quindi già fermati per controlli per l’identificazione ad opera di altre forze dell’ordine, in occasione dei quali avevano sempre fornito generalità diverse. Su di essi, essendo già pendenti provvedimenti di espulsione da parte dell’Autorità di Pubblica Sicurezza, evidentemente rimasti disattesi, oltre alla denuncia per contraffazione, sono scattati gli arresti per violazione dell’art. 14, comma 5 ter D.Lgvo 286/98. Il quinto senegalese, invece, sul quale non gravava alcun provvedimento di P.S., è stato denunciato a piede libero per il reato di soggiorno illegale nel territorio dello stato, introdotto dalle ultime norme in materia di sicurezza pubblica (L.94/2009). Le indagini sono tuttora in corso per risalire alle fonti di approvvigionamento di tali merci contraffatte. La contraffazione e la pirateria audiovisiva rappresentano purtroppo un fenomeno in continua crescita ed una seria minaccia per le economie nazionali. E’ chiaro che un evento di tali proporzioni si traduce per le imprese, che operano nella legalità, in una diminuzione di fatturato e in perdite di quote di mercato, senza contare che ciò comporta per lo Stato una importante perdita di gettito fiscale. Inoltre la contraffazione e la pirateria costituiscono anche una minaccia per la sicurezza e l’ordine pubblico: si pensi allo sfruttamento dell’immigrazione clandestina, alle violazioni in materia di legislazione del lavoro, di legislazione sanitaria e quelle in materia di sicurezza dei prodotti.

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